Un servizio scritto in punta di penna sul fatto politico, economico, di cronaca della giornata, nazionale e internazionale.
RASSEGNA STAMPA
INTERNAZIONALE
Marco Veneziani
Tutte le notizie dal mondo e le prime pagine dei maggiori quotidiani esteri nella rassegna stampa internazionale.
GIORNALI IN RADIO
Lapo De Carlo
“Le Rassegne Stampa di Giornale Radio” è il contenitore che racchiude le tre rassegne stampa del mattino: la nazionale, la locale e la sportiva.
GIORNALE RADIO TECHNOLOGY
SPAZIO 2050
Roberto Frangipane
Tutto quello che dobbiamo conoscere sulle nuove esplorazioni spaziali e sulla convivenza tra il nostro pianeta e l’intero universo.
PAGINE DA ASCOLTARE
Tabata Caldironi
La rassegna dedicata agli audiolibri sia delle nuove uscite, sia dei grandi classici della letteratura tradotti in formato audio.
DESTINAZIONE OLIMPIA
Alessio Aymone
Le imprese degli atleti che hanno scritto la storia dello sport.
BELLA ITALIA
Roberto Frangipane
È una panoramica sulle bellezze della nostra “Bella Italia”, pensato come un tour nelle località più caratteristiche e interessanti del nostro Bel Paese.
NotiziarI aggiornati ogni 15 minuti: Sport, rassegne stampa, attualità.
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Approfondimenti
Migranti:sciopero e corteo braccianti nel Reggino
(ANSA) - SAN FERDINANDO, 21 DIC - Hanno incrociato le braccia
e sono scesi in piazza per protestare dopo la morte di Gassama
Gora, investito e ucciso a Gioia Tauro nei giorni scorsi mentre
rincasava a bordo di una bici, i braccianti ospiti della tendopoli di San Ferdinando, in Calabria. L'investitore non si
era fermato ed è stato rintracciato e arrestato dopo qualche
ora. Dalla tendopoli si è snodato una corteo per chiedere
"casa, diritti e dignità". "Oggi nessuno va al lavoro - hanno
spiegato gli organizzatori della manifestazione - perché un
amico e fratello, dopo una vita di razzismo e sfruttamento, da
quel razzismo è stato ucciso. La rabbia è troppa, non restare
zitti, scendere in strada per ricordare Gora e lottare contro
tutto questo è l'unica arma che ci resta". "Un altro fratello ucciso, un'altra morte - è scritto in
una lettera aperta dei migranti - che si poteva evitare. Per
questo, per tutta la giornata di oggi noi lavoratori della terra
saremo in sciopero. Non troverete nessuno di noi nei campi, nei
magazzini e nelle serre. Siamo stanchi di essere sfruttati e
ammazzati dagli stessi che di giorno ci obbligano a lavorare
senza contratti né garanzie nei campi, a vivere come animali e
la sera ci tirano giù come birilli, perché la vita di un
africano non conta. Non siamo braccia, siamo uomini". "Da decenni ormai - riporta ancora il testo della lettera -
veniamo qui per lavorare e senza le nostre braccia non ci
sarebbero frutta e verdura né sugli scaffali, né sulle tavole ma
questo non importa. Nonostante le promesse che arrivano ad ogni
stagione, per noi non ci sono mai stati e continuano a non
esserci alloggi decenti, contratti regolari, certezza e celerità
nel rinnovo dei documenti, con lungaggini che ci costringono a
rimanere qui per mesi. Vogliamo casa,diritti,documenti e lavoro
regolare,vogliamo vivere una vita dignitosa come ogni essere
umano meriterebbe. Schiavi mai". (ANSA).