A cura di Ferruccio Bovio.

Il caldo anomalo spinge il consumo di gelato anche a settembre, con un aumento stimato del 10% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. A rivelarlo è un’analisi della Coldiretti sugli effetti delle alte temperature che, in molte città, superano ancora i 30 gradi e cambiano i comportamenti di acquisto. Un aumento spinto anche dalla presenza dei turisti sulle spiagge e nelle città d’arte, con circa 9,8 milioni di italiani che, con il sole, hanno deciso di trascorrere almeno qualche altro giorno di vacanza a settembre.

La domanda non sembra nemmeno essere condizionata dall’aumento del 1,9% dei prezzi del gelato, riscontrato ad agosto sotto la spinta dei rincari delle materie prime e dell’energia. Spiega la Coldiretti che durante l’anno, nelle gelaterie italiane, vengono utilizzati ben 220 milioni di litri di latte, 64 milioni di chili di zuccheri, 21 milioni di chili di frutta fresca e 29 milioni di chili di altri prodotti, con un evidente impatto sulle imprese fornitrici impegnate a garantire ingredienti di qualità.

Ad essere preferito è tuttora il gelato artigianale nei gusti storici anche se cresce la tendenza, nelle diverse gelaterie, ad offrire “specialità della casa” che incontrano le attese dei diversi target di consumatori. Inoltre, negli ultimi anni, si è registrato un vero e proprio boom delle agrigelaterie artigianali, che garantiscono la provenienza della materia prima dalla stalla alla coppetta. E si tratta di una spinta che ha favorito la creatività nella scelta di ingredienti che valorizzano i primati di varietà e qualità della produzione agroalimentare nazionale e che sono rigorosamente freschi ed a “chilometri zero”, perché ottenuti da prodotti locali che non devono essere trasportati con mezzi che sprecano energia ed inquinano l’ambiente.

16 Settembre 2023

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