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È tornato in presenza l'incontro annuale della Consob con il mercato finanziario
A cura di Paolo Sergio
È tornato in presenza, quest'anno, il consueto incontro annuale della Consob con il mercato finanziario. Dopo due anni in cui l'evento si è dovuto tenere a distanza, sul web, nel rispetto delle normative anti-covid, quest'anno, per la prima volta dal 2019, Consob ha adottato nuovamente la formula dell'incontro in presenza.
Nel suo discorso, il Presidente Paolo Savona ha messo in evidenza come il 2021 abbia visto una ripresa economica del Paese, una stabilità reale e finanziaria, un buon andamento delle esportazioni e del risparmio, e soprattutto il ritorno della fiducia nel futuro.
Tutto questo grazie alla reazione alla pandemia e all'avvio del Next Generation EU. Nel febbraio 2022, a seguito dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, il contesto di riferimento, non solo geopolitico ma anche economico, è tuttavia mutato in modo repentino e profondo. Lo shock all’offerta dei beni energetici e delle materie prime indotto dal conflitto acuisce la dinamica dell’inflazione già ben oltre i target delle maggiori banche centrali e interferisce con la fragile ripresa economica, che in Europa cominciava a mostrare segnali di consolidamento.
Questa nuova crisi, a differenza di quella dovuta alla pandemia, potrà colpire in modo differenziato le economie avanzate a seconda del grado di dipendenza energetica e dei legami commerciali e finanziari con la Russia, per poi estendersi anche ad altri settori. In questo quadro, cresce l’incertezza circa le misure di policy che potranno essere adottate per contrastare gli effetti economici del conflitto.
Tra i pericoli maggiori per la crescita c'è sicuramente l'inflazione.
Savona avanza una proposta alternativa a una stretta di politica monetaria e fiscale: ovvero un portafoglio che si auto-protegga dall’inflazione.
Un primo passo da compiere, che rientra tra gli obiettivi perseguiti dalla Consob, ma divenuto urgente da intraprendere, è incanalare il risparmio verso le iniziative produttive delle imprese di ogni dimensione.
L’inflazione, osserva il presidente della Consob, colpisce soprattutto i consumatori finali le cui risorse provengono da redditi sostanzialmente fissi e i risparmiatori che hanno investito in titoli di credito.
Un secondo passo è creare portafogli che auto-proteggano i risparmiatori dall’inflazione, nel cui ambito gli investimenti in titoli di proprietà svolgono una funzione primaria.
La proposta prevede una composizione equilibrata tra attività mobiliari e immobiliari, affidando la redditività agli andamenti dell’economia reale, così alleggerendo la politica monetaria del peso di manovre inusuali sui tassi dell’interesse.
Le soluzioni tecniche possono essere diverse e la politica avrebbe il compito principale di creare la struttura giuridica di accoglimento più idonea, per dare vita a un meccanismo protettivo del risparmio che soddisfi il dettato costituzionale.
Il professor Savona ha poi illustrato quello che definisce il circolo virtuoso che si crea incentivando e tutelando il risparmio.
L’attuazione della proposta avanzata di una politica di incentivazione e tutela del risparmio rappresenterebbe una risposta concreta alla necessità e alla volontà, ripetutamente espresse di indirizzarlo verso l’attività produttiva, in quanto lo incanalerebbe verso la formazione di nuovo capitale, dato che a ogni investimento mobiliare, che incorporerebbe i titoli di proprietà e di debito delle imprese produttive, corrisponderebbe un ammontare proporzionale di investimenti immobiliari, i quali storicamente hanno avuto un ruolo trainante nelle fasi di ripresa produttiva e occupazionale.
Nella soluzione proposta, il capitale finanziario e quello produttivo sarebbero le due facce di una stessa medaglia presente in ciascun portafoglio liberamente costituito, con effetti positivi sul quadro macroeconomico.
Così facendo si potrebbe anche ottenere la riduzione di quella parte della finanza che genera rendite dissociate dall’andamento dell’economia reale e rilanciare quella che spinge la produttività, il fattore trainante di un’economia aperta alla concorrenza, come quella italiana.
In conclusione, l’insieme delle iniziative proposte, integrate da una politica orientata alla creazione individuale e di sistema di un portafoglio che auto-protegga i risparmi, potrebbe contribuire a stabilire solide basi per la ripresa della fiducia nel futuro, innestando un circolo virtuoso dello sviluppo economico e della stabilità sociale.
22 Giugno 2022
Le notizie di "Economy News", il programma di Giornale Radio condotto da Paolo Sergio, sono presenti anche nei nostri podcast nella sezione "Economy News".