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Produzione dei vini: l’Italia cede il primo posto alla Francia
A cura di Ferruccio Bovio.
L’Italia, quest’anno, ha perso il primato che la vedeva in vetta alla classifica dei maggiori produttori di vino al mondo: è stata, infatti, superata dalla Francia che torna così ad occupare la prima posizione dopo 9 anni. A rivelarlo è l’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino, che segnala come la produzione mondiale sia scesa al livello più basso dal 1961: un record negativo dovuto essenzialmente ad eventi climatici estremi che hanno penalizzato la produzione stessa. In particolare, quella a livello globale ha raggiunto i 244,1 milioni di ettolitri, con un calo del 7% rispetto all’anno scorso. In Italia, invece, il calo è stato più marcato, facendo segnare un – 12%, che ci riporta ai minimi dal 2017. Peggio ancora è andata per la Spagna, colpita dalla siccità, che totalizza un - 14% rispetto al 2022, ma si conferma, comunque, al terzo posto sul podio dei Paesi produttori.
Questi dati sono stati analizzati dalla Coldiretti, che, in una nota ufficiale, sostiene come, dinanzi agli effetti dei cambiamenti climatici, occorra assolutamente “tutelare il vigneto Italia”. La ricerca agraria dispone, infatti, attualmente di nuove tecnologie di miglioramento genetico e di “evoluzione assistita” (le cosiddette “TEA”) “che permettono di riprodurre, in maniera precisa e mirata, i risultati dei meccanismi alla base dell’evoluzione biologica naturale”. E si tratta di tecniche che – come spiega Coldiretti - “ non implicano l’inserimento di dna estraneo alla pianta”. Tuttavia, per poter sfruttare al meglio queste nuove opportunità “è necessario arrivare ad una regolamentazione dei prodotti agricoli ottenuti da tali metodologie che oggi non trovano ancora una adeguata collocazione a livello normativo comunitario”.
11 Novembre 2023
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