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Quanta acqua in bottiglia si consuma in Italia?
A cura di Ferruccio Bovio
In Italia, in media, ogni cittadino beve 208 litri di acqua in bottiglia in un anno: siamo, quindi, primi in Europa, dove la media è di 106 litri e secondi al Mondo dopo il Messico (con 244 litri). Nonostante la qualità dell’acqua del rubinetto nel nostro Paese sia tra le migliori d’Europa, secondo i dati del Censis il 62% delle famiglie preferisce l’acqua in bottiglia, spendendo circa 240 euro l’anno. Eppure, l’Istat ci dice che l’acqua del rubinetto costa 6mila volte in meno, oltre ad avere un impatto ambientale assai minore: ogni giorno in Italia si utilizzano, infatti, 30 milioni di bottiglie di plastica e 7 di vetro, con il risultato che, in un anno, 13,5 miliardi di bottiglie diventano rifiuti da gestire. Per approfondire meglio la questione, a Torino, in occasione del Festival dell’Acqua, è stata presentata una ricerca - condotta dalla società Interceptor - su un campione rappresentativo di 8.600 intervistati. Dal sondaggio risulta che, a fronte di un 47% che dichiara di bere acqua di rete, ben l’80% consuma acqua in bottiglia: il 52% sempre e il 28% occasionalmente. In linea di massima, l’acqua imbottigliata viene considerata più pregiata e affidabile di quella del rubinetto: anche se poi, in realtà, solo il 14% si informa sulla qualità e sulle analisi dell’acqua corrente attraverso la fattura, le pubblicazioni del comune o il sito web del gestore.
Comunque, l’86% del campione intervistato fornisce una valutazione positiva dell’acqua di rete, sebbene solo il 42% risulti conoscere l’identità del proprio gestore. Per il 75%, nel prossimo futuro, saranno necessari ulteriori controlli sull’acqua del rubinetto, con un 35% che si dichiara disposto a pagare di più in fattura pur di avere la certezza di poter disporre di un’acqua ancora più sicura di quella attuale. Mettendo, infine, a fuoco le risposte ottenute rispettivamente dai più convinti sostenitori dell’acqua del rubinetto da una parte e dai suoi più accesi denigratori dall’altra, si nota che i primi si attestano al 15%, mentre i secondi al 7%. I sostenitori vivono in prevalenza al nordest e al centro e, nella maggior parte dei casi, si tratta di donne, giovanissimi e adulti oltre i 65 anni di età.
Secondo Utilitalia (la Federazione delle imprese idriche, ambientali ed energetiche), in questi ultimi anni, gli operatori del servizio idrico si sono impegnati molto per favorire l’informazione e la sensibilizzazione dei cittadini su questo tema. Tuttavia, è chiaro che c’è ancora tanta strada da percorrere per migliorare la reputazione dell’acqua del rubinetto: pertanto, come dimostra la ricerca presentata da Interceptor, la sfida è impegnativa, ma i potenziali margini di crescita sono enormi. Non a caso, i convinti sostenitori sono il doppio dei convinti detrattori, il 72% degli Italiani non si schiera convintamente e, comunque, la stragrande maggioranza fornisce una valutazione positiva dell’acqua di rete.
24 Settembre 2022
Le notizie di "Sostenibilità", la rubrica di Giornale Radio. In Redazione Ferruccio Bovio, in Studio Roberto Frangipane.