Il Corsivo

Navalny condannato a 19 anni. Per Putin l'opposizione va in galera o al confino
A cura di Daniele Biacchessi
Fa impressione l'accanimento del sistema repressivo russo contro il capo dell'opposizione Alexey Navalny, condannato a 19 anni in una colonia a regime speciale dove sta già scontando altri 11 anni di carcere per presunta frode fiscale. Navalny questa volta è accusato di aver creato una comunità estremista e di avervi partecipato, nonché di aver finanziato attività estremiste, organizzato una comunità estremista, bandi pubblici per attività estremiste e coinvolgimento di minori in attività pericolose per loro.
Estremismo, ma rispetto a cosa e a chi? La discrezionalità del giudizio degli apparati giudiziari in Russia dimostra quale sia il grado di libertà di espressione politica, misurato intorno allo zero. Navalny è il maggior oppositore di Putin. Ha organizzato un corposo movimento di protesta politica e anticorruzione nelle piazze e sui social, che si è reso visibile anche sul piano culturale e sociale, ma per il regime quella rivolta pacifica, non violenta, finisce in galera oppure all'esilio. Non esiste altra soluzione. Ora l'Unione Europea chiede il rilascio immediato e incondizionato di Navalny. "Questo verdetto è politicamente motivato e dimostra la continua strumentalizzazione del sistema legale russo", dice l’Alto rappresentante per la politica estera e la sicurezza dell’Ue, Josep Borrell. Navalny resta imprigionato, con il rischio di essere dimenticato, anche per l'inerzia di azioni diplomatiche concrete da parte della comunità internazionale, per l'assenza di politica. Le possibilità che Navalny venga sepolto nel carcere speciale e la sua voce affievolita dal silenzio generale, sono molto alte.
Credits: Agenzia Fotogramma
5 Agosto 2023
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