Il Corsivo

Quella di Prigozhin si rivela una messa in scena per la spartizione del potere
A cura di Daniele Biacchessi
Man mano che passano le ore dalla pseudo ribellione del gruppo Wagner e della sua finta marcia verso Mosca si comprende che quella di Prigozhin era una messa in scena per la spartizione del potere militare nell'operazione speciale in Ucraina. Gli Stati Uniti erano a conoscenza delle mosse di Prigozhin, ma erano preoccupati del controllo dell'arsenale russo. L'intelligence statunitense seguiva da mesi le crescenti tensioni tra il capo Wagner e i vertici militari russi, incluso il ministro della Difesa Sergei Shoigu. E Antony Blinken ha parlato di questo tema con il ministro degli Esteri polacco Rau Zbigniew.
Lo stesso Vladimir Putin era stato avvertito il giorno prima del tentato blitz di Prigozhin. Sull'idea della messa in scena si trova d'accordo Ilya Ponomarev, uomo d'affari ex deputato della Duma russa che dal 2016 vive in esilio in Ucraina e che è uno dei fondatori della Legione per la libertà della Russia, secondo cui i miliziani del Gruppo Wagner sono arrivati alle porte di Mosca senza incontrare alcuna resistenza, nonostante l'evidente disparità delle forze in campo. E ciò è potuto accadere non tanto per i generali russi non se la sentivano di sparare contro la Wagner, quanto perché l'azione di Prigozhin è risultata in realtà funzionale a Putin che da tempo intende rivoluzionare l'assetto dei vertici militari responsabili dell'operazione speciale in Ucraina . Potremmo assistere alla rimozione del ministro Shoigu e del generale Gerasimov, ad esempio, e l'entrata nella gestione del conflitto del generale Sergey Surovikin, molto gradito ai mercenari della Wagner.
Credits: Agenzia Fotogramma
25-26 Giugno 2023
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