L'apertura di Giornale Radio

L'esercito israeliano combatte nel cuore di Gaza City. Biden chiede a Netanyahu tre giorni di pausa delle operazioni
L'Apertura di Daniele Biacchessi
Il presidente Usa Joe Biden ha chiesto a Netanyahu "tre giorni di pausa nei combattimenti", per favorire le trattative per la liberazione degli ostaggi. Secondo la proposta che si starebbe discutendo in queste ore tra Stati Uniti, Israele e Qatar, Hamas rilascerebbe 10-15 ostaggi e verificherebbe l'identità di tutti i prigionieri e consegnare un elenco con i nomi. Ma il premier israeliano non arretra neppure di fronte all’alleato Usa che si dice “contrario all’occupazione della Striscia”. Oggi come ieri, Netanyahu apre a “piccole interruzioni tattiche” per permettere la partenza dei civili dal Nord di Gaza, ma riafferma che il cessate il fuoco potrà essere discusso soltanto dopo la liberazione di tutti gli ostaggi. Intanto Gaza City è un campo di battaglia. Le operazioni militari proseguono senza soste e tra Hamas e israeliani ormai si combatte casa per casa. "Per la prima volta da decenni stiamo combattendo nel cuore di Gaza City, nel cuore del terrore", ha annunciato il comandante israeliano del fronte sud Yaron Finkelman. Il ministro della Difesa Yoav Gallant ha messo nel mirino direttamente il capo di Hamas nella Striscia: "Yahya Sinwar si nasconde nel suo bunker e non ha più contatti con i suoi associati". Hamas ha denunciato un bombardamento israeliano sull'ospedale al-Quds di Gaza City, ma l'esercito ha ribattuto di aver attaccato militanti fondamentalisti sistemati in un palazzo vicino al nosocomio. La Cia sta lavorando con l'intelligence israeliana su piani per salvare gli ostaggi nelle mani di Hamas, secondo le Forze di difesa israeliane (Idf).
Credits: Agenzia Fotogramma
8 Novembre 2023