L'apertura di Giornale Radio

Onu: cessate il fuoco umanitario urgente. Israele: nessuno stop senza la liberazione degli ostaggi
L'Apertura di Daniele Biacchessi
Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres descrive l’enclave di Gaza come un “cimitero di bambini” e chiede l'immediato cessate il fuoco. "Le parti in conflitto e la comunità internazionale si trovano ad affrontare una responsabilità immediata e fondamentale: fermare questa sofferenza collettiva disumana ed espandere drasticamente gli aiuti umanitari", sostiene l'Onu. Il vice ambasciatore Usa all'Onu Robert Wood ammette che non c'è accordo su una risoluzione condivisa. "Abbiamo parlato di pause umanitarie e siamo interessati a trovare un linguaggio di questo tipo ma c'è disaccordo su se questo sia accettabile", dice Wood. In precedenza l’ambasciatore francese Nicolas de Riviere aveva sollecitato “un’immediata tregua umanitaria” e aveva annunciato che Parigi “organizza una conferenza umanitaria per la gente di Gaza il 9 novembre”. Le parole di Guterres suscitano la sdegnata reazione del governo di Israele. Benjamin Netanyahu ribadisce che non ci sarà “cessate il fuoco generalizzato” a Gaza senza la liberazione di tutti gli ostaggi prigionieri di Hamas. E aggiunge che una volta finita la guerra Israele assumerà “la responsabilità totale della sicurezza” nella Striscia. Netanyahu prende in considerazione l’opportunità di fare “piccole pause tattiche” nei combattimenti per facilitare l’arrivo a Gaza degli aiuti umanitari e permettere la liberazione degli ostaggi. Le autorità di Hamas annunciano oltre 10.000 morti nella Striscia, tra cui 4.104 minori.
Credits: Agenzia Fotogramma
7 Novembre 2023