L'apertura di Giornale Radio

Un rito dell’altro mondo
L'Apertura di Ferruccio Bovio
L’associazione Humane Society International, da sempre impegnata per salvare i cani ed i gatti dai fornelli di tanti consumatori asiatici, annuncia che sta per avere inizio l’ennesimo eccidio di quegli animali che, nonostante tutto quello che da noi hanno dovuto subire nel corso dei millenni, continuiamo a pretendere rimangano “amici dell’uomo”.
Tra pochi giorni si apre, infatti, in Cina la nuova edizione del tristemente famoso festival di Yulin che, come ogni anno, comporterà la macellazione – che spesso avviene a bastonate - di migliaia di cani e gatti per soddisfare gli appetiti di tanti “buongustai” pronti ad affollare le vie della città. Yulin, è una metropoli con oltre cinque milioni di abitanti e che, non a caso, nel mondo è nota soprattutto per questo festival della vergogna.
Un festival che, tra l’altro, continua ad essere organizzato nonostante il governo della regione autonoma del Guangxi Zhuang si sia recentemente espresso in senso contrario al consumo di carni di cane o di gatto sulle tavole dei propri cittadini, cancellando questi animali - che, in quasi tutto il resto del mondo, sono considerati d’affezione - dalla crudele lista del bestiame da macello.
Però, evidentemente tutto questo non è bastato ed è, pertanto, chiaro che anche dall’altra parte del Pianeta certe tradizioni sono ben difficili da sradicare. Nel frattempo, come del resto ampiamente documentato dalle impressionanti immagini fotografiche diffuse dalle associazioni animaliste cinesi e non, i cani e gatti continuano ad essere sottratti con il furto ai loro proprietari, per poi essere maltrattati, finendo in gabbie piccolissime e riempite fino all'inverosimile e che costituiscono l’ultima destinazione di questi sventurati animali, prima di essere macellati e cucinati senza pietà.
Calcoli di Humane Society International stimano che, ogni anno, non meno di 30 milioni di cani e 10 milioni di gatti, vengano uccisi a scopo alimentare in diversi Paesi asiatici. Un fenomeno davvero inaccettabile che alimenta, oltre tutto, il mercato nero della carne di questi poveri esseri senzienti, i quali sempre più spesso vengono rapiti da giardini e abitazioni.
Saranno almeno dieci anni che, in Italia, sentiamo parlare della follia di Yulin: ed ogni volta ci siamo ingenuamente illusi che, su questa esecrabile tradizione, qualcuno stesse per pronunciare, finalmente, la parola “basta”. Ma temiamo che, purtroppo, ci sarà da attendere ancora per chissà quanto altro tempo.
04 giugno 2022
Leggi “L'Apertura di Giornale Radio" a cura di Ferruccio Bovio dal lundeì al sabato, sul sito di Giornale Radio.