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Con lo smart working si registra un aumento della produttività
Il lavoro da remoto sembra aumentare la produttività ed è destinato a rimanere in misura rilevante anche dopo la pandemia. È quanto emerge dal report del Capgemini Research Institute “The future of work: from remote to hybrid”.
Il 63% delle aziende o degli enti intervistati afferma che la produttività dei propri dipendenti ha subito un incremento nel terzo trimestre del 2020 e il fatto sarebbe da collegarsi alla riduzione dei tempi necessari per raggiungere il luogo di lavoro, alla flessibilità degli orari e all’adozione di strumenti di collaborazione virtuale. Le aziende stimano un aumento complessivo della produttività del 17% nei prossimi due o tre anni. Inoltre, il ricorso allo smart working ha anche ridotto determinati costi: non a caso, negli ultimi mesi, l’88% degli intervistati dichiara di aver risparmiato sugli immobili e il 92% prevede di realizzare un ulteriore risparmio nei prossimi due o tre anni.
Il 70% reputa che l’aumento della produttività legato al lavoro da remoto sia sostenibile anche una volta terminata la pandemia. Pertanto, nel prossimo triennio, circa tre imprese o enti su dieci si aspettano che più del 70% dei propri dipendenti continueranno a lavorare da remoto. Un salto in avanti rilevantissimo, se rapportato alle risposte che si registravano nel periodo pre-Covid, quando solo un'azienda su dieci affermava di voler investire così tanto sullo smart working. (A cura di Ferruccio Bovio)
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