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13 Novembre, Giornata Mondiale della Gentilezza: un appello sempre meno ascoltato?
A cura di Ferruccio Bovio
Oggi, 13 novembre, si celebra la “Giornata Mondiale della Gentilezza”, evento nato in Giappone - grazie al Japan Small Kindness Movement, fondato nel 1988 a Tokyo - e da dove si è poi diffuso in tutti i Continenti. Il suo obbiettivo è molto semplice: ed è quello di “ispirare gli individui verso una maggiore gentilezza e collegare le nazioni per creare un mondo più gentile”.
In questo giorno siamo, quindi, chiamati a promuovere l’attenzione e il rispetto verso il prossimo, attraverso la cortesia dei piccoli gesti, la pazienza e la comprensione dei problemi degli altri. Di conseguenza, possiamo dire che le parole simbolo di questo lunedì 13 novembre dovrebbero essere “grazie, prego, scusa e per favore”. Naturalmente, la gentilezza non è però soltanto un atteggiamento di pura formalità, ma è anche sostanza, poiché essere gentili significa pure mostrarsi, con atti concreti, altruisti e disponibili verso chi ci viene incontro. L’ideale – per vivere tutti meglio - sarebbe, quindi, quello di dedicare alla gentilezza ogni data del calendario.
Platone raccomandava a chi lo seguiva “Ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai nulla. Sii gentile. Sempre”. Un nobile invito alla tolleranza ed alla generosità che tuttavia, secondo voi, può davvero trovare ascolto in società violente e competitive come quelle che si sono ormai imposte in ogni angolo del Pianeta?
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13 Novembre 2023
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