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La beffa dei comici russi: solo una brutta figura?
A cura di Ferruccio Bovio
Come è noto, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è stata beffata da uno scherzo telefonico preparatole dai comici russi Vovan & Lexus. I due hanno interrogato la premier sulle sue posizioni in materia di politica estera, ponendole delle domande alle quali Meloni - pur accennando ad una presunta “stanchezza” che opprimerebbe ormai sia la Russia che l’Ucraina dopo ormai oltre un anno e mezzo di conflitto - ha risposto, per fortuna sua e dell’immagine del nostro Paese, usando argomentazioni che coincidono perfettamente con quelle che esprime quando parla in pubblico.
Tuttavia, al di là della scarsa professionalità nel filtrare le richieste di contatto rivelata dagli uffici di Palazzo Chigi, molti addetti ai lavori, nella strana vicenda, non hanno visto solamente una brutta figura, ma hanno voluto cogliere anche un mes-saggio di avvertimento, da parte di Mosca, all’Italia ed all’Europa in generale, circa la vulnerabilità dei nostri centri di potere, soprattutto in vista delle prossime elezioni che l’anno prossimo rinnoveranno il Parlamento di Strasburgo.
Di conseguenza, dietro all’iniziativa apparente-mente goliardica dei due comici russi, si celerebbe – come ha dichiarato il presidente del Copasir, Lorenzo Guerini - un “fine malevolo”, teso ad evidenziare l’estrema fragilità dei nostri sistemi di sicurezza. Pertanto, la bizzarra telefonata altro non sarebbe stata se non un vero e proprio episodio di “guerra ibrida”. Sembra così anche a voi?
Credits: Agenzia Fotogramma
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3 Novembre 2023
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