A cura di Ferruccio Bovio.

Sul portale ufficiale del Club Alpino Italiano, si legge che il CAI è contrario alla rimozione delle croci già presenti sulle cime delle montagne: tuttavia, adeguandosi al nuovo scenario sociale che sarebbe ormai “caratterizzato da un dialogo interculturale che va ampliandosi e da nuove esigenze paesaggistico – ambientali”, disapprova la collocazione di ulteriori croci e simboli sulle nostre vette. Sempre lo stesso portale si chiede se la società attuale possa ancora rispecchiarsi nel simbolo della croce e si risponde di no “perché l’Italia si sta rapidamente convertendo in uno Stato a trazione laica, territori montani compresi”. Pertanto, “la croce non rappresenta più una prospettiva comune, bensì una visione parziale”. Si tratta di parole che hanno, inevitabilmente, scatenato un vespaio di polemiche anche a livello politico, inducendo gli stessi vertici del CAI a prendere le distanze da certe affermazioni.

Comunque sia, voi cosa ne pensate? Ritenete che l’innalzamento di nuove croci sulle vette italiane possa ormai davvero considerarsi soltanto come una vecchia tradizione divisiva ed anacronistica?

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27 Giugno 2023

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