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Lo stop alla carne in laboratorio: una battaglia già persa in partenza?
A cura di Ferruccio Bovio
Il divieto di produzione e vendita di carne coltivata in laboratorio diventerà legge in settimana, anche a rischio di esporre il nostro Paese ad una procedura di infrazione da parte dell’Unione Europea. Per questo motivo, il partito fondato da Emma Bonino - e cioè + Europa - ha presentato una pregiudiziale di costituzionalità, definendo il provvedimento legislativo come “anti-scientifico, anti-europeo e anti-italiano”. Si tratta di un testo fortemente voluto dai ministri Schillaci e Lollobrigida, che ci proibirà di produrre, commerciare o consumare cibi e mangimi generati “in vitro” da colture cellulari. L’Italia sarebbe però, a questo punto, la prima nazione al mondo ad assumere un atteggiamento di così totale chiusura nei confronti di una realtà che, soprattutto negli Stati Uniti, sta cominciando a prendere una certa consistenza: il tutto, tra l’altro, a prescindere da quelle che risulteranno essere le scelte che, a breve, verranno fatte anche a livello comunitario. Per il segretario nazionale di + Europa, Benedetto della Vedova, siamo in presenza di un provvedimento che è “espressione diretta di una cultura politica reazionaria, di chi vuole tenere fuori la modernità e l’innovazione dal contesto pubblico”. C’è poi – sempre secondo i parlamentari promotori della pregiudiziale – anche una questione scientifica: ed è quella legata al tema della ricerca. Il divieto di importazione e commercializzazione impedirebbe, infatti, che i comparti di ricerca e sostenibilità possano svolgere liberamente il loro lavoro, poiché ostacolare un qualunque sviluppo economico significa togliere l’ossigeno alla ricerca.
Pertanto, a vostro giudizio, il tentativo dei nostri ministri di tenere al riparo l’Italia da un fenomeno destinato, comunque ed in tempi abbastanza rapidi, ad espandersi a macchia d’olio su tutto il Pianeta, non assomiglia un po’ tanto alle velleità di chi cerca di svuotare il mare servendosi di un secchiello?
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15 Novembre 2023
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