Destinazione Olimpia

Destinazione Olimpia. Giuseppe Meazza
«A Giuseppe Meazza, espresso dal suo cuore generoso, il popolo di Milano intitola questo glorioso stadio più volte illuminato dalle sue gesta di atleta».
Ricordato oggi, da chi è meno giovane, soprattutto grazie allo stadio milanese che porta il suo nome, Giuseppe Meazza è stato un autentico campione e, forse, il calciatore italiano più amato di sempre. Nato il 23 agosto 1910 a Milano, veste la sua prima maglia dell’Inter a quattordici anni, dopo aver ottenuto il tesseramento nerazzurro a seguito di un provino particolarmente positivo con le squadre giovanili.
Calciatore capace di unire una nazione intera, il suo è stato un talento talmente stellare da rendere veramente difficile un eventuale tentativo di inquadrarlo, in particolare, soltanto tra i colori di un’unica squadra di club . Infatti, sebbene gran parte della sua carriera si sia svolta in casa interista, Giuseppe Meazza è stato il simbolo assoluto di un decennio d’oro del calcio italiano e dei tifosi azzurri che in lui vedevano il simbolo della propria nazione.
Concluderà la sua carriera nel 1948, a 38 anni, indossando la maglia della "sua" Inter, dopo aver vissuto un lento declino militando sia nel Milan, che nella Juventus. Lasciato il calcio giocato, diventa giornalista ed allenatore, ma senza più raccogliere significative soddisfazioni professionali. Allena l'Inter e la Pro Patria, ma soprattutto è, per decenni, responsabile del settore giovanile dell'Inter, dove avrà il merito di intuire il grande talento di Sandro, figlio del mitico Valentino Mazzola: non a caso, sotto la sua guida, il ragazzino maturerà divenendo il suo erede naturale. Giuseppe Meazza muore a Lissone il 21 agosto 1979, vittima di un incurabile tumore del pancreas. Due giorni prima di compiere i 69 anni.