Il Corsivo

Il Governo sfida le proteste di Cutro e vara le misure contro gli scafisti | 10/03/2023 | Il Corsivo
A cura di Daniele Biacchessi Il Governo riunisce i suoi ministri a Cutro, in Calabria, proprio nel luogo della strage del naufragio dello scorso 26 febbraio che ha provocato 72 vittime accertate. L'immagine di Cutro è quella di un piccolo puntino della Calabria catapultato nel centro della Storia italiana e stravolto in un vero e proprio stato d'assedio. Le vie del centro sono chiuse. L'accesso è vietato in prossimità del palazzo comunale, ed è protetto da un ingente schieramento di forze di poliziaa, mentre a pochi passi dalla piazza alcune centinaia di persone inscenano un sit in di protesta e lanciano pupazzi di peluche contro l'auto di Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani. Vengono coperte le scritte contro il ministro Matteo Piantedosi. Perfino le serrande degli esercizi pubblici vengono abbassate in ottemperanza ad un'apposita ordinanza del sindaco che però rilevato l'assenza di una rappresentanza della sua amministrazione nella riunione del Governo. "Avrebbe avuto un valore significativo". Giorgia Meloni non si reca al palazzetto dello sport di Crotone che ospita le bare dei naufraghi. La Germania si è detta "pronta a redistribuire i superstiti". Parigi apre ai cambiamenti delle regole di Dublino, ma chiede all'Italia maggiore impegno. Intanto, le opposizioni alla Camera abbandonano la commissione Affari costituzionali dove si discuteva la proposta di legge della Lega che vorrebbe ripristinare tutti i decreti sicurezza di Salvini. Perché una prova di forza di queste dimensioni? Non era meglio varare le misure contro gli scafisti senza far crescere una tensione sociale già alta?