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L’arresto di Matteo Messina Denaro è punta dell’iceberg di questa importante operazione: il vero successo sarà farlo parlare di tutti i segreti che nasconde da 30 anni.

Sigfrido Ranucci a Daniele Biacchessi nel corso de Il Timone, sull'arresto di Messina Denaro dichiara:

Messina Denaro ha usufruito di coperture molto importantiche gli permisero, fin dal tempo dell’arresto di Totò Riina di metter per primo le mani sull’importante archivio che il boss nascondeva in un covo che fu perquisito solo in un secondo tempo. Anche per Denaro Messina, l’arresto non è stato realizzato dove si nascondeva  per cui contiamo sul fatto che nei prossimi giorni nel suo covo siano requisiti i documenti che nascondono la verità sulle stragi e su suoi rapporti eccellenti perché nessuno, come lui, è stato protetto da una rete  così capillare  e potente. E’ un uomo che conosce tutti i retroscena delle stragi del 1992 e 93 e riuscire a convincerlo a collaborare, raccontando chi l’ha coperto in questi anni, dove è nascosto il suo patrimonio, chi sono i mandanti delle stragi, chi è il nuovo capo di Cosa Nostra  sarebbe il vero successo di questa operazione.

Messina Denaro vantava una capacità di ricatto nei confronti dello Stato di grande peso così come è stato importante il suo ruolo fondamentale nel progetto politico di CN, delle leghe, di Sicilia Libera. Per non parlare del suo stretto rapporto con la massoneria vicina alle P2 di cui fanno parte, guarda caso, anche molti medici che gli hanno garantito una copertura saltata solo con il blitz di oggi.  Protezioni  e supporto che poteva vantare in molti altri ambienti, basta pensare all’episodio che si è verificato alla procura di Palermo, quando  si è scoperto che una chiavetta USB che conteneva documenti sulle indagini in corso su di lui era scomparsa. Tutti episodi che riportano ancora una volta a una fitta rete di connivenze che ne hanno agevolato una latitanza di 30 anni e che contiamo gli inquirenti siano finalmente in grado di  rivelare.

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