Francia e Germania annunciano l’intesa sul patto di stabilità. Palazzo Chigi: la partita non è chiusa

L’Apertura di Daniele Biacchessi

Francia e Germania annunciano alla riunione dell’Ecofin un’intesa sul patto di stabilità. Tutto si concentra sui due parametri principali di riferimento: deficit e debito. I tedeschi pretendono numeri certi e non discrezionali. Sul deficit era già emerso un orientamento: i Paesi (come l’Italia e la Francia) con un debito superiore al 90 per cento del Pil devono ridurre il disavanzo fino ad arrivare all’1,5 per cento. Ben al di sotto, dunque, del tradizionale 3 per cento. Si tratta di una “clausola di salvaguardia” reclamata dalla Germania che non si fida di chi ha bilanci squilibrati. L’Italia non nasconde di sentirsi “spiazzata” dall’accordo siglato in una riunione ristretta tra il ministro francese Le Maire e quello tedesco Lindner. I due hanno sentito telefonicamente anche il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, che però non ha gradito lo sprint imposto dai “colleghi”. Al governo Meloni non piace l’immagine fornita da Parigi e Berlino e Palazzo Chigi sostiene che “la partita non è chiusa”. Il nuovo Patto di stabilità appare frutto di un accordo tra Francia e Germania in cui l’Italia ha svolto un ruolo marginale. Bisogna capire adesso se all’accordo tecnico seguirà anche l’intesa politica. Per modificare il Patto di stabilità vanno cambiati tre Regolamenti Ue, di cui uno all’unanimità. La contrarietà dei paesi rigoristi come Austria, Olanda o Finlandia può ribaltare l’intero quadro.

Credits: Agenzia Fotogramma

20 Dicembre 2023