La Giornata Mondiale della Disconnessione

A cura di Ferruccio Bovio

Oggi, venerdì 7 marzo, è la Giornata Mondiale della Disconnessione, in occasione della quale un importante Gruppo commerciale ha reso noti i risultati di una sua ricerca che rivela come la costante connessione digitale stia condizionando il benessere degli Italiani, con il 74% di essi che ammette di addormentarsi più tardi del previsto a causa del controllo delle notifiche e l’83% che si sente, comunque, stressato alla sera. Più in dettaglio, lo studio in questione ci dice anche che ogni giorno trascorriamo in media 5 ore sullo smartphone, che l’ultima cosa che facciamo prima di addormentarci è quella di controllare i messaggi e le e mail, che il 91% di noi interroga compulsivamente il proprio telefono e che, in alcuni casi, arriva a farlo addirittura 80 volte all’ora… E si tratta – come facilmente immaginabile – di tutta una serie di comportamenti che certamente troppo bene non devono fare alla nostra salute psico – fisica…Forse, determinati numeri potranno anche apparirci eccessivi, ma è indubbio il fatto che poche cose abbiano la capacità di stressarci come la perdita dello smartphone o anche soltanto l’idea di dovervi rinunciare per qualche ora, avendolo dimenticato a casa.

L’indagine in questione, oltre a lanciare i suoi giustificati allarmi, cerca anche di fornire utili consigli a chi voglia ritagliarsi almeno qualche momento di autonomia, rispetto alla dipendenza indotta dall’ansia di dover, sempre e comunque, essere connessi. Ad esempio, uno dei suggerimenti è quello di trascorrere almeno un’ora libera da notifiche prima di prendere sonno, in modo tale da consentire alla mente di fruire di tutto il tempo necessario per rilassarsi, evitando così che il suono di una notifica la richiami all’ordine, riportandola, di colpo, nell’usuale stato di allerta permanente. Di conseguenza, considerato che in Italia si spegne, in media, la luce alle 23,26, sarebbe allora opportuno mettere a tacere i nostri smartphone e computer a partire dalle 22,26.
Noi siamo tra quelli che vivono il loro rapporto con lo smartphone in maniera quasi simbiotica e, quindi, ben difficilmente ci adatteremmo all’idea di sospendere la nostra connessione anche solo per 60 minuti, perchè ci sembrerebbe davvero di viverli in condizioni di completo isolamento. Voi invece, amici ascoltatori, ve la sentite di “disconnettervi” per un periodo più prolungato di un’ora, senza tuttavia provare disagi particolarmente frustranti?

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7 Marzo 2025