A Bruxelles si tratta sul patto di stabilità. Vertice tra Meloni, Macron e Scholz

L’Apertura di Daniele Biacchessi

A Bruxelles sono ore serrate di trattative sul patto di stabilità, sul bilancio pluriennale, sull’ingresso dell’Ucraina in Europa. Nella notte si è tenuto un vertice tra Giorgia Meloni, Emmanuel Macron e Olaf Scholz che precede il Consiglio Europeo. L’incontro si è tenuto all’Hotel Amigo della capitale belga: Meloni e Macron hanno discusso per oltre due ore e alla trattativa si è aggiunto anche Scholz. Il presidente francese gioca un ruolo di mediazione, perché tra Italia e Francia le posizioni sono distanti sui parametri del patto di stabilità. “E’ stata un’ottima discussione“, ha spiegato Macron al termine dell’incontro. La cronaca dice che l’Italia sarebbe pronta ad imporre il veto per evitare che sul nuovo Patto di stabilità prenda forma un compromesso considerato troppo punitivo per i Paesi ad elevato debito. Sul dossier della revisione del bilancio 2021-27 Roma e Parigi sono sul fronte opposto a quello della Germania e dei frugali, e chiedono che l’Ue metta a disposizione più risorse su migrazione e innovazione dell’industria, oltre che per il supporto all’Ucraina. La riunione si è tenuta a poche ore dal summit Ue sui cui si preannuncia lo scontro tra l’Ungheria e gli altri 26 sull’apertura ai negoziati per l’ingresso di Kiev. Palazzo Chigi sta lavorando ad un bilaterale tra Meloni e Orban proprio a margine del vertice dei 27. Il vertice ha concluso la lunga giornata di Giorgia Meloni che, prima di partire per Bruxelles, ha affrontato il Senato. Quando la premier sventola il fax con cui Luigi Di Maio diede istruzioni all’ambasciatore a Bruxelles di sottoscrivere le modifiche al Mes, si è scatenata la standing ovation della sua maggioranza. Ed è lì che si surriscalda il clima al Senato, teatro di uno scontro aperto della premier con M5s e Pd, come 24 ore prima alla Camera.

Credits: Agenzia Fotogramma

14 Dicembre 2023