Lavoro nero
A cura di Ferruccio Bovio Proprio nella Giornata Mondiale del Rifugiato, è arrivata la notizia della morte per dissanguamento del lavoratore clandestino indiano, al quale un macchinario per tagliare il fieno aveva amputato un braccio. Si chiamava Satnam Singh, era occupato – ovviamente in nero – presso un’azienda agricola in provincia di Latina e, come tutti abbiamo appreso con orrore, è stato scaricato in strada, senza soccorsi, subito dopo aver perduto, sciaguratamente, il suo arto. Ad assistere alla scena c’era