
A Gaza chiudono i centri di distribuzione di aiuti umanitari.
A Gaza, l’ultima speranza umanitaria si è frantumata e guerra, fame, miseria e morte regnano sovrani. I centri di distribuzione degli aiuti hanno tirato giù le saracinesche. Sono rimasti aperti una sola settimana e sono costati al momento oltre cento morti tra la popolazione civile. Gaza Humanitarian Foundation (Ghf), la controversa fondazione americana che ha affidato la sicurezza a contractor armati anch’essi statunitensi, annuncia che l’interruzione sarà solo di un giorno e serve per consentire “attività logistiche necessarie ad accogliere un maggior numero di persone”. La consegna dei pacchi del cibo riprenderà oggi, ma con gli stessi problemi organizzativi.
Una gestione disastrosa.
E’ stata una settimana disastrosa per il nuovo sistema umanitario militarizzato, imposto da Israele con il sostegno americano, per estromettere le agenzie delle Nazioni Unite e le ong. “Così possiamo controllare che gli aiuti non vadano ad Hamas”, dicono le autorità israeliane. Martedì scorso aveva aperto il primo sito della Ghf a Tel al Sultan, a ovest di Rafah. Nelle ore successive e fino a ieri, migliaia di palestinesi affamati si sono presentati nei centri di distribuzione per prendere lo scatolone con gli alimenti, arrivando sul posto in anticipo rispetto all’apertura dei cancelli per paura dell’esaurimento delle scorte. La situazione è volutamente fuori controllo. Quattro soli punti di distribuzione per più di due milioni di gazawi sono ovviamente insufficienti: quando il sistema era in mano alle agenzie dell’Onu, i punti erano 400. La cronaca di questi giorni nasconde il progetto di occupazione e di controllo totale della Striscia di Gaza, e la deportazione dei palestinesi negli stati confinanti come chiesto da Trump a Netanyahu.
“Il Corsivo” a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell’angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca.
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