
Consiglio d’Europa: dibattito politico italiano xenofobo e razzista.
Dura reprimenda del Consiglio d’Europa contro il dibattito politico e pubblico italiano. Ecri è la commissione contro il razzismo e l’intolleranza del Consiglio d’Europa. L’ organizzazione internazionale si dice preoccupata perché negli ultimi anni il discorso pubblico italiano è diventato “sempre più xenofobo” e i discorsi politici hanno assunto toni “fortemente divisivi e antagonistici”, in particolare nei confronti di rifugiati, richiedenti asilo e migranti, cittadini italiani con origine migratoria, Rom e persone Lgbti. La Commissione si riferisce soprattutto alla Lega e al suo segretario, il ministro Matteo Salvini, ma non risparmia le forze dell’ordine che fanno profilazione razziale durante le attività di controllo, sorveglianza e indagine, nei confronti della comunità rom e delle persone di origine africana.
Lo stupore di Sergio Mattarella.
Le forti critiche del Consiglio d’Europa non passano inosservata al Quirinale, tanto che Sergio Mattarella ha subito sentito il capo della Polizia, prefetto Vittorio Pisani, esprimendogli lo stupore per le affermazioni contenute nel rapporto della Commissione e ribadendo stima e vicinanza alle forze di Polizia. “I poliziotti meritano rispetto, non simili ingiurie”, dice la premier Giorgia Meloni. “È inaccettabile che un’organizzazione internazionale insulti donne e uomini che con dedizione ogni giorno mettono a rischio la loro vita per garantire la sicurezza dei cittadini”, sostiene Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. Certamente il report della commissione contro il razzismo e l’intolleranza del Consiglio d’Europa, è un tantino esagerato: generalizza, non fa differenze, mette sullo stesso piano i toni di alcuni esponenti della politica italiana in perenne campagna elettorale e le molte persone e associazioni che, ogni giorno, attraverso opere di carità e solidarietà, rendono la vita degli ultimi nel nostro Paese se non migliore, almeno più dignitosa.
“Il Corsivo” a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell’angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca.
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