
I diritti civili del nostro Paese sono nelle salde mani, si fa per dire, del senatore e leader di italia Viva Matteo Renzi. Aveva già tenuto l’Italia per mesi senza una maggioranza politica in piena pandemia. Poi dopo aver silurato il premier Giuseppe Conte, con l’arrivo di Mario
Draghi sembrava essersi messo più tranquillo, ma ha atteso l’occasione per tornare protagonista anche se per poche ore. Con una poderosa giravolta Matteo Renzi si è accordato con Matteo Salvini per cambiare il testo del Ddl Zan sull’omofobia, snaturandolo nei suoi contenuti essenziali. “Nel disegno di legge eliminare, ovunque ricorrano, le parole identità di genere”, dice il relatore della Lega Andrea
Ostellari. e per Italia Viva è già un buona intesa. Infatti il ‘compromesso’ previsto nella proposta di Scalfarotto (via l’identità di genere,
via i reati d’opinione, libertà di scelta alle scuole in merito alle iniziative contro l’omofobia da svolgere in classe), otterrebbe i voti della Lega e di Forza Italia. Per Renzi è l’ennesimo distacco dalla sua storia e perfino dal suo potenziale elettorato che secondo i sondaggi non supera mai il 2% delle preferenze in caso di elezioni anticipate.
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