
A luglio, un ingorgo di sette decreti frena l’iter delle riforme del Governo.
Almeno sette decreti legge approdano nell’aula della Camera nel mese di luglio e creano un ingorgo parlamentare in grado di bloccare alcuni provvedimenti definiti in passato urgenti e decisivi dal Governo, come premierato e separazione delle carriere dei magistrati. Sono differimento termini per il danno erariale, infrastrutture strategiche, Campi Flegrei e zone alluvionate, il decreto del Miur, quello del ministero dello Sport, quello fiscale e quello relativo all’ex Ilva. Prima della pausa estiva arriveranno a Montecitorio anche i disegni di legge del governo a cui comunque l’esecutivo tiene, come quello sul sostegno alle zone di montagna o quello sull’Intelligenza artificiale.
Le nuove priorità del Governo.
Solo un mese fa, alla riunione dei capogruppo, il ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani aveva chiesto di inserire il premierato a luglio. Per la separazione delle carriere, ora all’attenzione dell’assemblea del Senato, i più ottimisti avevano pensato ad un iter più celere a Palazzo Madama, così da portare il testo in Commissione Affari costituzionali della Camera ai primi di luglio e in Aula prima delle ferie estive. Ma lo scenario internazionale e le priorità sono cambiati, come hanno stabilito i presidenti dei gruppi parlamentari di Montecitorio.
L’iter delle due riforme.
Il premierato è stato approvato dal solo Senato ed è in prima lettura in commissione a Montecitorio, dovendo affrontare ancora la fase degli emendamenti. La separazione delle carriere delle toghe ha già ricevuto il sì della Camera e della commissione Affari costituzionali del Senato, che ha confermato il testo Camera; ed anche in Aula la maggioranza è intenzionata a fare altrettanto. Dopo l’approvazione definitiva della riforma, la maggioranza dovrà affrontare il referendum confermativo. Si tratta di un passaggio politico decisivo per le sorti del governo Meloni. Così in queste settimane si è avviato il confronto, per ora informale, tra le forze politiche sulla legge elettorale che, nelle intenzioni della maggioranza, dovrà essere modificata indipendentemente dal premierato.
“Il Corsivo” a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell’angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca.
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