
In migliaia in Germania contro l’intesa Cdu-Afd.
La Germania si trova ad un bivio storico e politico a tre settimane dalle elezioni legislative del prossimo 23 febbraio. Per evitare lo spostamento a destra in migliaia sono scesi in piazza a Berlino contro il riavvicinamento tra i conservatori della Cdu e l’estrema destra di Afd. Già sabato oltre 220.000 persone hanno manifestato nelle principali città del Paese, come Amburgo, Lipsia, Colonia e Stoccarda. L’onda di protesta è rivolta soprattutto contro il candidato conservatore alla carica di cancelliere e favorito nei sondaggi, Friedrich Merz, che ha dato il via in modo plateale al suo riavvicinamento con Alternativa per la Germania (AfD), rompendo il tabù politico per eccellenza del dopoguerra tedesco.
Merz sotto accusa.
Merz è stato duramente criticato da Angela Merkel e da pezzi importanti del suo partito, perché finora i partiti tradizionali hanno rifiutato qualsiasi cooperazione con l’estrema destra, mantenendo quello che chiamano un “cordone sanitario”. Friedrich Merz si è affidato a questo partito nazionalista e anti-migranti per far approvare alla Camera dei rappresentanti una mozione non vincolante volta a bloccare tutti gli stranieri senza documenti alla frontiera, compresi i richiedenti asilo. Il candidato della Cdu ha poi subito una battuta d’arresto quando non è riuscito a fare lo stesso su un disegno di legge per limitare l’immigrazione. L’iniziativa ha segnato una svolta, perché Merz è pronto a ripeterla in futuro.
La Germania verso le elezioni.
Friedrich Merz esce però indebolito dagli ultimi eventi politici. Nelle rilevazioni, la Cdu è in testa al 30%, mentre l’ultradestra si attesta al 22%. In risalita l’Spd del cancelliere uscente Olaf Scholz, data al 17%. Invariate le preferenze per i Verdi, al 12%, mentre l’Alleanza populista di sinistra di Sahra Wagenknecht (Bsw) scende al 6%. I sondaggi dei prossimi giorni mostreranno se la sua offensiva contro l’immigrazione, che secondo lui mira a convincere gli elettori tentati dal voto dell’AfD a sostenere i conservatori, avrà successo o, al contrario, finirà per rafforzare ulteriormente gli estremismi.
“Il Corsivo” a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell’angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca.
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