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In Spagna già esplodono le polemiche politiche dopo l’alluvione.
C’è una responsabilità politica per la pessima gestione dell’alluvione in Spagna? Forse sì. Comunque lo stabiliranno le inchieste, ma mentre si fa la conta dei morti, dei dispersi degli sfollati, la sinistra catalana critica la sinistra di Madrid. Dice Gabriel Rufián, portavoce al Congresso di Esquerra (la sinistra repubblicana di Catalogna). “Ci sono governi che privatizzano, che smantellano i servizi di emergenza e poi ci sono grandi imprese che obbligano i dipendenti a lavorare nel mezzo di una allerta rossa per pioggia. Quello che è successo era sicuramente inevitabile, ma c’è gente che è morta perché andava a lavorare, perché mancano le unità di soccorso degne di questo nome e ben equipaggiate”.
Le responsabilità.
Le responsabilità vanno ricercate nella Comunidad Valenciana, la comunità autonoma amministrata da Carlos Mazón, del Partido Popular (centrodestra), sospettata di aver emesso l’allerta rossa per piogge in ritardo di diverse ore, almeno otto, rispetto alla comunicazione lanciata di Aemet, agenzia statale di meteorologia. Infatti l’allerta c’era già da qualche giorno, ma la Regione non ha messo in atto le dovute misure eccezionali né misure preventive. Il messaggio che la protezione civile della Regione di Valencia invia sui telefoni è arrivata tardissimo quando era già tutto allagato e le persone erano già bloccate. Sull’amministrazione di Mazón ricadrebbe anche la responsabilità di aver soppresso la Unidad Valenciana de Emergencias, l’organismo voluto dal predecessore Ximo Puig per coordinare gli aiuti in caso di disastri naturali. Ma la cosa peggiore l’hanno fatta i dirigenti di alcune imprese della zona che hanno mantenuto l’attività lavorativa nelle zone colpite nonostante il rischio fosse già pubblico. In Spagna manca una cultura della Protezione civile che in Italia funziona in un modo o nell’altro almeno dal 1976, dai tempi del terremoto in Friuli con Zamberletti. Ma la manutenzione del territorio in Spagna come in Italia costa soldi, implica una formazione adeguata, soprattutto tempo. La Spagna comprenderà la lezione da questo evento tragico?
“Il Corsivo” a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell’angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca.
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