
Kiev accetta tregua di 30 giorni, gli Usa revocano lo stop agli aiuti.
L’Ucraina accetta la proposta degli Stati Uniti per un cessate il fuoco parziale di 30 giorni per ripristinare una pace duratura.
Il cessate il fuoco “immediato e provvisorio”si estende di comune accordo tra le parti ed è soggetto all’accettazione e all’attuazione simultanea da parte della Russia. Gli Stati Uniti comunicheranno alla Russia che questa è la condizione chiave per raggiungere la pace, e giò sono in corso contatti per velocizzare l’applicazione dell’accordo. Per la prima volta a Gedda, si sono trovati sullo stesso tavolo il Segretario di Stato americano Marco Rubio, il consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz , il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha , il capo dell’ufficio presidenziale ucraino Andriy Yermak e il ministro della Difesa ucraino Rustem Umerovto.
L’ultima decisione spetta a Mosca.
Da una parte si tenta di trovare la quadra per interrompere la guerra, almeno in modo parziale, ma dall’altra si combatte. La Russia ha abbattuto 337 droni ucraini in diverse zone del paese, tra cui 91 nella regione di Mosca. Si tratta dell’attacco più significativo contro il territorio russo dall’inizio dell’offensiva lanciata il 24 febbraio 2022 contro l’Ucraina. Dal Cremlino fanno sapere che questa azione potrebbe frenare ogni forma di accordo, ma il presidente americano Trump tenterà di convincere Putin sull’importanza di questa soluzione di pace.
La situazione militare sul campo.
Le forze russe occupano attualmente quasi il 20% del territorio ucraino, in aumento rispetto al 7% circa controllato da Mosca prima di lanciare la sua invasione su vasta scala. Circa 6 milioni di ucraini vivono sotto l’occupazione russa. Putin ha chiarito che vuole che Mosca acquisisca il controllo sull’intera area orientale dell’Ucraina: le regioni di Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhia. Secondo l’Institute for the Study of War, un ente di monitoraggio dei conflitti con sede negli Stati Uniti, la Russia occupa attualmente circa il 99% della regione di Luhansk e il 70% della regione di Donetsk, nonché circa il 75% delle regioni di Kherson e Zaporizhia.
“Il Corsivo” a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell’angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca.
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