
La Corte Costituzionale riconosce le due madri di un figlio nato da Procreazione assistita.
E’ una sentenza destinata a compiere un passo avanti nelle battaglie sui diritti civili nel nostro paese. Il caso è quello di Glenda e Isabella, sposate e mamme di due bambini di tre e due anni: una figlia era stata riconosciuta, l’altro no perchè nato il 3 aprile 2023, un mese dopo la circolare del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, primo caso a Lucca che ne vietava il riconoscimento. Ora la Consulta mette la parola fine a questa vicenda: sostiene che è incostituzionale non riconoscere entrambe le madri di un figlio nato da Procreazione medicalmente assistita (Pma).
La sentenza.
Nella sostanza, la Corte costituzionale afferma che il mancato riconoscimento fin dalla nascita, con procreazione medicalmente assistita, dello stato di figlio di entrambi i genitori lede il diritto all’identità personale del minore e pregiudica l’effettività del suo “diritto di essere mantenuto, educato, istruito e assistito moralmente dai genitori, nel rispetto delle sue capacità, delle sue inclinazioni naturali e delle sue aspirazioni”.Non solo. Pregiudica “il suo diritto di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno dei genitori, di ricevere cura, educazione, istruzione e assistenza morale da entrambi e di conservare rapporti significativi con gli ascendenti e con i parenti di ciascun ramo genitoriale”. Quello che è stato stabilito dalla Consulta è un principio di civiltà giuridica nell’interesse di tutti i bambini contro una cultura legata a un unico modello di famiglia. È una sentenza storica che cambia la vita di tutte le donne che, con le compagne o le mogli, vogliono avere un figlio perché non dovranno più sottoporsi alla procedura di adozione.
“Il Corsivo” a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell’angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca.
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