
Nel gennaio 2017, poco dopo il suo insediamento ufficiale, Donald Trump scrive di suo pugno il documento “National Security” dove pronunciò più volte la frase “Prima gli americani”.
Tra i tanti dossier, Trump intendeva disimpegnarsi dal finanziamento della NATO, giudicata una struttura vecchia e obsoleta, comunque non utile alle nuove politiche della sua amministrazione, protese a spostare il baricentro da un Paese che aiuta gli altri Paesi da possibili aggressioni a uno Stato ricurvo in se stesso. Ieri il vertice della Nato a Bruxelles ha confermato l’alleanza con gli Stati Uniti. Joe Biden ha elencato le nuove sfide, in primis Russia e Cina, quindi con la Nato che torna protagonista della scena internazionale.
Il nuovo progetto della NATO parte proprio dal G7 del dopo Donald Trump. Si tratta di processo di ricostruzione dell’Alleanza Atlantica che si basa su nuovi accordi di cooperazione, alleanze indebolite dalla precedente amministrazione”. Nella sostanza si parte dalla stretta collaborazione tra la NATO e l’Ue, anche se alcuni leader come Emmanuel Macron intendono rimarcare i valori che uniscono, le regole e i principi alla base dell’Alleanza, più che risolvere le enormi discrepanze e differenze che permangono tra i trenta Paesi.