
Leone XIV e la sfida all’intelligenza artificiale.
Leone XIV non ha utilizzato mezze parole per descrivere le sfide della Chiesa e al primo posto ha messo l’intelligenza artificiale. Del resto, la scelta del nome indicato da Robert Francis Prevost va esattamente in questa direzione: il richiamo a Leone XIII, alla Rerum Novarum obbliga la Chiesa ad avviare una grande riflessione sulla modernità, sulla rivoluzione tecnologica, la robotica. Gli sviluppi dell’intelligenza artificiale comportano nuove sfide per la difesa della dignità umana, della giustizia e del lavoro. Il Papa parte da qui.
La riscoperta della dottrina sociale.
Quella di Robert Francis Prevost è una chiamata missionaria per tutta la Chiesa. E in questo percorso c’è la riscoperta della dottrina sociale, avviata proprio da papa Pecci, Leone XIII, con il testo promulgato il 15 maggio 1891 nel quale per la prima volta il magistero dei pontefici affronta i temi delle questioni operaie, delle condizioni di lavoro, del diritto allo sciopero, dell’equità dei salari. Certo, a quel tempo la Chiesa intendeva rispondere all’avanzata delle teorie socialiste, ma presentava proposte concrete, a partire dall’associazionismo. La stessa Rerum novarum afferma che “per riformare una società in decadenza, è necessario riportarla ai principi che le hanno dato l’essere”. Nella sostanza, deviare dallo scopo primitivo è corruzione, tornare a esso è salvezza.
Prevost, Bergoglio e l’intelligenza artificiale.
Non c’è solo il richiamo alla dottrina sociale di Leone XIII. Con la promessa di affrontare in primis i temi etici della modernità, Prevost si collega direttamente a quanto affermato da Bergoglio in numerosi vertici internazionali pubblici. A Davos e a Lima, in Perù, Francesco si era concentrato sul rischio che questi sistemi possano distorcere la nostra percezione della realtà, tramite fake news, deepfake. Prevost si incammina dunque lungo la linea tracciata da Bergoglio secondo cui la tecnologia potrebbe far aumentare le disuguaglianze, dare vita a una “dittatura tecnologica”, causare la diffusione di realtà fasulle, conferire un potere spropositato alle macchine.
“Il Corsivo” a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell’angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca.
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