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A cura di Daniele Biacchessi
La decisione dell’Onu di fermare tutte le operazioni umanitarie a Gaza è un segnale preoccupante, frutto del meccanismo innestato dal conflitto. Secondo i funzionari delle Nazioni Unite, la sospensione è dovuta ad un nuovo ordine di evacuazione israeliano su Dei- al-Balah, nel centro del territorio palestinese. Dall’inizio della guerra tra Israele e Hamas il 7 ottobre 2023, l’Onu alcune volte ha ritardato o messo a punto i tempi delle missioni, ma non si è mai spinta ad alzare le mani in segno di resa, ammettendo che ormai gli addetti sono impotenti, non possono più fare nulla di concreto. Tuttavia l’Onu sarebbe intenzionata a riprendere le operazioni umanitarie qualora si aprissero segnali importanti sul piano della sicurezza. Intanto la guerra prosegue e da Gaza si può estendere al sud del Libano. Le squadre di soccorso palestinesi hanno recuperato i corpi di nove persone dopo che le forze israeliane hanno bombardato due diverse località nel nord di Gaza City nelle prime ore di questa mattina. Cinque delle vittime sono state uccise in un attacco israeliano contro l’edificio Al-Taj in Yarmouk Stree. Le altre quattro vittime sono state colpite in un raid a Jaffa Street, nel quartiere Tuffah della città. Tra di loro ci sarebbero anche dei bambini. A Gaza la situazione è ormai insostenibile. Mancano acqua, corrente, le strutture ospedaliere sono gravemente danneggiate.
Il fallimento dei negoziati
I negoziati in corso non hanno portato nessun risultato concreto. I mediatori sono al lavoro al Cairo e in pressing per una tregua a Gaza per le vaccinazioni antipolio alla popolazione. Israele ha consegnato vaccini per 1,255 milioni attraverso il valico di Kerem Shalom, ma non sono sufficienti. Si lavora ad un primo cessate il fuoco di 72 ore. L’Egitto boccia la richiesta di truppe israeliane al confine con la Striscia. Alcune fonti del Qatar sostengono che si cercano anche soluzioni alternative per sbloccare l’empasse diplomatica e per porre fine alle ostilità, almeno in modo temporaneo. E’ una corsa contro il tempo. E ora senza l’aiuto dell’Onu tutto diventa più fosco.
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