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Manovra verso l’approvazione della Camera. Dopo Natale passa al Senato.
Il testo della manovra approda oggi a Montecitorio e in tarda mattinata sarà posta la fiducia che sarà votata venerdì. Poi la discussione parlamentare, le dichiarazioni dei leader dei partiti e il voto finale arriverà domani in tarda serata. Il via libera definitivo del Senato slitta a dopo Natale. Fin qui la calendarizzazione della manovra.
Le ultime misure.
La Lega incassa l’incremento delle risorse per il Ponte, e fondi anche ad altre infrastrutture, dalla Tav alla Sibari-Catanzaro e a Ferrovie. Dopo una dura opposizione, Forza Italia attenua la portata dei nuovi controlli previsti dalla regola sui controllori del Mef nelle aziende e negli enti destinatari di contributi pubblici. In particolare, si cancella del tutto la previsione che i revisori del Mef finiscano nei collegi sindacali o di controllo di chi riceve contributi pubblici, e ci si limita a chiedere agli organi di controllo già esistenti, quando il contributo è superiore a 100mila euro. Ha trovato un equilibrio il testo sull’aumento delle buste paga dei ministri e sottosegretari non parlamentari, accoppiato alla norma “anti-Renzi” che frena gli incarichi extra-Ue di componenti del Governo, deputati, senatori e presidenti di Regione. La Lega riesce ad inserire la possibilità per i lavoratori “interamente contributivi” di accedere al canale di pensionamento anticipato con almeno 64 anni di età grazie a un “ponte” con la previdenza integrativa.
Non è una manovra di crescita.
La legge di stabilità uscita dalle aule parlamentari non sarà certamente un documento che sprona alla crescita. Del resto poteva andare solo così, dopo un lungo ed estenuante braccio di ferro tra le forze della maggioranza, centinaia di emendamenti giunti all’ultimo momento ai deputati sotto forma di riformulazioni, tra le proteste delle opposizioni, che hanno lamentato il troppo poco tempo concesso per l’esame di una legge così delicata per il paese.
“Il Corsivo” a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell’angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca.
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