Marco Trombetta alla Conferenza Stampa di Giorgia Meloni

MELONI ALL’INVIATO DI GIORNALE RADIO: “PREMIERATO NON TOGLIE POTERI AL CAPO DELLO STATO. È LA RIFORMA PIÙ IMPORTANTE CHE REGALEREMO ALL’ITALIA”

Al nostro Marco Trombetta di Giornale Radio, Giorgia Meloni ha risposto alla domanda sul premierato: “Quando ho presentato la riforma sul premierato, la prima cosa che ho detto è che avevamo scelto di non toccare i poteri del Presidente della Repubblica. E non li tocchiamo: manteniamo intatto il ruolo del Capo dello Stato, perché è giusto così e perché sappiamo che in Italia è sempre stata una figura di assoluta garanzia, della quale c’è bisogno a maggior ragione domani quando ci dovesse essere un governo con un Primo ministro eletto direttamente. Non vedo in cosa l’elezione del Capo del governo significhi intaccare il Presidente della Repubblica, soprattutto se noi abbiamo scientificamente scelto di non toccare i suoi poteri. Si crea un buon equilibrio che rafforza la stabilità dei governi, non vedo come questo potrebbe ledere le prerogative del Capo dello Stato, perché oggettivamente in Italia abbiamo avuto un problema di stabilità dei governi. Abbiamo avuto anche un problema di governi che non rispondevano a nessuno, che venivano smontanti e rimontati all’interno dei palazzi senza mai coinvolgere gli italiani: in tutta la scorsa legislatura sono stati realizzati programmi che non erano stati votati da nessuno. La democrazia rappresentativa si sostanzia nel: voto per te perché tu possa fare questo in mia vece. Ma se manca questo passaggio, c’è un problema che abbiamo visto molte volte. Noi stiamo cercando di fare una riforma che mantenga le garanzie, gli equilibri, il ruolo del Capo dello Stato, e consenta ai governi di domani di avere la possibilità di durare 5 anni. Io credo che questa sia una delle riforme più importanti che si possano regalare all’Italia, per consentire ai cittadini di scegliere da chi farsi governare e consentire a chi viene scelto di farlo per 5 anni. È la democrazia, è la cosa è più bella del mondo. È una riforma della quale vado fiera. Spero che si possa avere una maggioranza parlamentare su questo, anche se non sono molto ottimista. Se non ci dovesse essere, lo chiederemo agli italiani. Ma il referendum non è su di me, perché io sono il presente, il referendum è sul futuro della nazione”.

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