Una povera mamma anche se ricca e famosa

In questi giorni abbiamo appreso che la Festa della Mamma in Inghilterra si celebra con due mesi di anticipo rispetto al nostro tradizionale 12 maggio. La preziosa informazione ci è arrivata nel momento in cui ci siamo chiesti per quale ragione la principessa Kate del Galles avesse dovuto presentare le proprie scuse ufficiali all’intero Paese per una banalissima fotografia modificata che la ritrae felicemente attorniata dai suoi tre figli. Certo, oggi con tutti i mezzi tecnologici di cui dispongono gli spiriti maligni che imperversano sui social, pubblicare una istantanea “taroccata” è un po’ tanto da ingenui, soprattutto se ci si chiama Windsor e si è, inoltre, in predicato di diventare, un giorno, regina di Gran Bretagna. E così, la povera principessa, bersagliata da tutti i media possibili ed immaginabili,  si è vista costretta a chiarire personalmente che  “come molti fotografi amatoriali”, occasionalmente anche lei sperimenta l’editing delle foto: e, pertanto, si è rammaricata con tutti per l’eventuale confusione causata da una innocua fotografia con i suoi bambini. Quasi avesse danneggiato qualche capolavoro della National Gallery…

Diamo pure atto agli ipercritici – che si sono subito accaniti non solo su di lei, ma anche sul marito William, “colpevole” di essere l’autore di una trovata così ingannevole – del fatto che questa foto è la prima immagine ufficiale della principessa che viene presentata da tre mesi a oggi: mesi che, come è noto, sono stati pervasi da forti apprensioni ed incertezze circa lo stato di salute della stessa Kate, dopo il misterioso intervento chirurgico cui si è sottoposta il 18 gennaio scorso. Di conseguenza, ai più è apparso evidente che, che il questo caso, quello della Royal Family sia stato essenzialmente un tentativo – magari maldestro – di nascondere una realtà molto meno spensierata e sorridente di quella che appare nella fotografia. Si è detto, tra l’altro, che i re e i principi sono pagati molto bene (e con denaro pubblico) per rappresentare la Nazione e che, quindi, devono anteporre, inflessibilmente, i loro doveri istituzionali a qualsiasi tipo di debolezza o di cedimento familiare…anche quando si tratti di patologie gravissime.

Francamente, troviamo che tutto questo mettere in croce una mamma malata che, in fondo, cerca soltanto di proiettare un’immagine allegra e normale di se stessa e della sua famiglia, sia del tutto disumano. E proviamo anche la sgradevolissima sensazione di vivere in un mondo sempre più dominato da spietati rancori e da invidie meschine. Non sembra anche a voi?

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Credits Foto: Agenzia Fotogramma