Le nuove sedute spiritiche tecnologiche

Nella lettura quotidiana di uno dei maggiori giornali italiani, siamo rimasti particolarmente incuriositi da una notizia proveniente dalla Cina, dove, per neanche tre euro, è possibile accedere ad un servizio online che consente di far “rivivere virtualmente” persone care che non sono più tra noi. In sostanza, attraverso specifici programmi di Intelligenza artificiale, viene venduta l’illusione di riuscire ad interagire con il mondo dei trapassati…Immaginiamo, tra l’altro, che una novità di questo tipo non debba essere accolta con troppo favore da parte dei tanti medium che, sulla disperazione di orfani, vedovi o genitori rimasti soli, hanno, da sempre, agiatamente prosperato… Precisiamo che qui non siamo in presenza di uno di quei casi – ormai divenuti quasi scontati –  in cui un clone digitale entra nei nostri dispositivi per ridicolizzare o per screditare qualche personaggio che si è voluto prendere di mira… Infatti, il nuovo prodotto digitale è addirittura in grado di rispondere puntualmente alle domande che l’utente pone: è sufficiente fornire all’Intelligenza artificiale una registrazione della voce che aveva la persona scomparsa e che si vuole, in qualche modo, “richiamare” in vita. Al momento, si tratta di un business che ha già prodotto un giro d’affari di un miliardo e mezzo di euro, ma che, comunque, sembra destinato a crescere fino a quadruplicarsi nell’arco dei prossimi due anni.

Tra gli svariati esempi di “evocazione” di questi strani fantasmi tecnologici di cui abbiamo preso conoscenza, ce n’è uno che ci ha particolarmente turbati: ed quello di un cantante famoso in Asia che, avendo perduta sua figlia per una grave malattia, ha affidato ad un programma di Intelligenza artificiale un video in cui la bambina pronunciava qualche parola in inglese. Tanto è bastato perché la mamma potesse ricevere, nel giorno del suo compleanno, gli auguri della sua figlioletta che le cantava “happy birthday to you”. Un fatto che, francamente, troviamo davvero sconvolgente e che ci induce  a porci le domande più inquietanti su quale sia la deriva verso cui l’umanità si è paurosamente avviata e, soprattutto, su quale sia – ammesso e non concesso che esista ancora – il timone che potrebbe eventualmente invertire la rotta.

Di fatto, viene da rimpiangere quelle vecchie e improvvisate sedute spiritiche che, da ragazzi, abbiamo fatto un po’ tutti e nelle quali ad animarci – tra una risata e l’altra – c’era pur sempre una certa voglia di avventurarci nell’ affascinante universo del mistero.

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