Per favore, non uccidete l‘Uomo Ragno

A cura di Ferruccio Bovio

La cronaca è, generalmente, arida e distaccata, a differenza delle fiabe alle quali è sempre bello credere anche quando non si è più bambini. Non essendoci mai entusiasmati per le canzoni degli 883, confessiamo di avere esitato non poco – sbagliando clamorosamente – ad avvicinarci alla serie TV Hanno ucciso l’Uomo Ragno, immaginandola, più che altro, come uno dei tanti e scontati revival musicali che vengono prodotti a ripetizione. Invece, fin dalle prime battute, abbiamo avuto la gradevolissima sensazione di trovarci in presenza di una storia che, per la sua spontaneità e per la purezza di sentimenti, pareva addirittura scaturire dalla fantasia del Maestro Pupi Avati.

Gli ingredienti c’erano tutti: la vita di provincia, i primi ed impacciati amori giovanili, i sogni e gli entusiasmi che sanno molto di predestinazione e, soprattutto, il tema dell’Amicizia, che è il vero motivo conduttore di tutta la vicenda e alla quale due bravissimi attori – entrambi ancora pressoché sconosciuti al grande pubblico – hanno saputo dare un’intensità davvero emozionante. Dicevamo però, che la cronaca spesso si incarica di svilire o di ridimensionare anche le illusioni più nobili e appassionanti…E così, in questi giorni, ci è capitato di leggere una notizia che ci ha, sinceramente, disorientati: i legali di Max Pezzali avrebbero, infatti, inviato una diffida al Sindaco di Pavia per indurlo a revocare l’assegnazione del “San Sirino” – la classica onorificenza pavese – all’altro componente del mitico duo, Mauro Repetto. Secondo gli avvocati, l’attribuire al solo Repetto il riconoscimento (che, ogni anno, spetta ai cittadini di Pavia che maggiormente si sono distinti nella comunità), significherebbe escludere, incomprensibilmente, Pezzali dall’epopea degli 883.

Le reazioni sui social sono state prevalentemente di incredulità e di disapprovazione, con tanto di disdette alle prenotazioni per il concerto di Capodanno che Max terrà al Forum di Assago…E non a caso, sui profili del cantante, è subito apparso un post contenente una recente fotografia che, oltre a raffigurare i due vecchi amici mentre si bevono una birra insieme, è pure accompagnata da un commento che vuole essere molto rassicurante: “fosse per me, oltre al premio San Siro di Pavia, a Mauro darei anche un Grammy per l’importanza che ha avuto nella mia vita”. E a noi piace decisamente credere alla sincerità di queste parole, sperando che il legame tra il figlio del fioraio di Pavia e il suo compagno di banco di origine genovese, resti per sempre schietto e profondo come lo era in quell’estate del 92.

Credits Foto: Agenzia Fotogramma

25 Novembre 2024