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L'opinione

Mega

today4 Febbraio 2025

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A cura di Ferruccio Bovio

Se qualcuno pensava che certe intromissioni di Elon Musk nella vita politica europea altro non fossero se non delle confuse “sparate” estemporanee (e forse anche umorali), deve forse cominciare a ricredersi. Gli ultimi passi ufficiali compiuti dall’uomo più ricco del mondo lasciano, infatti, intendere che nella sua mente stia veramente maturando un nuovo e ardito progetto di ridefinizione degli equilibri che, fino ad oggi, hanno governato il Vecchio Continente. Come interpretare, altrimenti, l’esortazione – comparsa su X e lanciata dallo stesso Musk – al “popolo d’Europa”, affinché si unisca (sulla falsa riga di quanto sta avvenendo nell’America trumpiana) al movimento MEGA per rendere – come dice lui – “di nuovo grande l’Europa”? Va da sé che lo slogan MEGA, riflette direttamente quel MAGA (make America great again”), che ha riportato Donald Trump alla Casa Bianca. Il messaggio in questione ha, comunque, già superato rapidamente i 50 milioni di entusiastiche adesioni tra i nazionalisti e i suprematisti europei.

Come si è accennato, non è la prima volta che il fondatore di Tesla si espone politicamente in Europa: basti ricordare i suoi attacchi feroci al premier britannico Keir Stammer e gli endorsement molto espliciti a favore del partito di estrema destra AfD in vista delle ormai imminenti elezioni tedesche. Tuttavia, nel momento stesso in cui inizia a parlare di MEGA, Elon Musk dà l’impressione di coltivare un disegno organico piuttosto preciso, che lo spinge ad andare ben oltre il sostegno occasionale verso alcune forze politiche, per porre, invece, le basi di una vera e propria Internazionale sovranista, in grado di scardinare gli assetti tradizionali dell’Unione europea. Francamente, a noi sembra che l’idea di unire Vecchio e Nuovo Continente sotto una stessa bandiera sovranista sia di per sé ingenua ed ingannevole.

Può anche darsi che, inizialmente, certi richiami qualunquistici ed anti comunitari riescano a raccogliere consensi abbastanza ampi, soprattutto tra i partiti ed i movimenti della Destra europea. Ma poi, nel medio termine, anche per loro non sarà affatto facile giustificare, di fronte ai propri elettori, i non pochi guai che l’avvento di Trump finirà per riservare all’economia continentale. Molte decisioni americane saranno, infatti, causa di disoccupazione, di inflazione e di spese militari aggiuntive per far fronte al disimpegno di Washington sul terreno della difesa…E a quel punto, l’estrema destra europea verrà a trovarsi dinanzi ad un bivio risolutivo: se cioè, seguire ostinatamente il MEGA e perdere consensi nelle urne elettorali, oppure prenderne le distanze e riconoscere serenamente che – come del resto ci ha più volte insegnato la Storia – i nazionalismi sono, da sempre, destinati a scontrarsi tra di loro. Pertanto, amici ascoltatori, anche voi pensate che l’abbinamento di MEGA e MAGA rappresenti una prospettiva di corto respiro?

Credits Foto: Agenzia Fotogramma

4 Febbraio 2025

Scritto da: Redazione


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