L'opinione

Il braccialetto elettronico, secondo Nordio

today19 Maggio 2025

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A cura di Ferruccio Bovio

Sembra proprio che al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, i partiti e le altre organizzazioni sociali o culturali che si oppongono al governo Meloni, non ne lascino passare liscia neanche una…Non si sono, infatti, ancora placate le accese le contestazioni che gli sono state mosse subito dopo il suo ultimo intervento in Senato, nel corso del quale si è soffermato sull’efficacia e sui limiti del braccialetto elettronico, evidenziando il dato che, sovente, il funzionamento di questo strumento di prevenzione è “incompatibile con i mezzi di trasporto delle persone”. Capita, infatti, che, nel momento stesso in cui entra in funzione l’allarme nei confronti di un determinato individuo, la vittima si trovi ad una “distanza non compatibile con l’intervento delle forze dell’ordine”.

Pertanto, sempre secondo Nordio, polizia e carabinieri, in questi casi, non possono fare altro che allertare la potenziale vittima, affinché si attivi autonomamente per trovarsi un luogo di rifugio come, ad esempio – suggerisce sempre il ministro – una chiesa o una farmacia. Francamente, non ci pare che occorrano competenze psicologiche o legali particolarmente approfondite per capire, già da soli, che, in genere, la soluzione più spontanea per sottrarsi ad una minaccia è proprio quella di nascondersi…E, non a caso, questa vaghezza di indicazioni da fonte ministeriale ha finito per suscitare indignazione e sconcerto in diverse associazioni femminili anti violenza, le quali hanno, pertanto, interpretato le parole di Nordio come un invito dello Stato ad arrangiarsi come meglio si può…Ed effettivamente, ai fini di sventare il pericolo rappresentato da uno stalker o da un uomo che, comunque, decida di manomettere il braccialetto elettronico o di disattendere un divieto di avvicinamento, molto meglio sarebbe, per qualsiasi donna, poter contare sul tempestivo intervento di una volante della polizia, piuttosto che sul richiamo all’evangelica mitezza implorato da un parroco disorientato o sul tranquillante offerto, al maschio imbestialito, da un farmacista terrorizzato…

Tuttavia, è anche vero che gli organici ed i mezzi di cui lo Stato dispone per la pubblica sicurezza sono quelli che sono e, forse, tra le intenzioni del ministro Nordio, c’era anche quella di ricordare questo stato di cose. E voi, amici ascoltatori, cosa ne pensate? Ritenete che le affermazioni di Nordio riflettano una mal celata consapevolezza del fatto che, purtroppo, non esista un efficace sistema in grado di proteggere, seriamente, le donne dal rischio di reiterazione di violenze già subite? Si tratta, in sostanza, di un’ammissione di impotenza da parte dello Stato?

Credits Foto: Agenzia Fotogramma

19 Maggio 2025

Scritto da: Redazione


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