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today30 Dicembre 2023 8
Domani Sergio Mattarella tiene il tradizionale discorso di fine anno. C’è attesa su ciò che dirà soprattutto sul suo ruolo di presidente della Repubblica, messo in discussione dalle ultime dichiarazioni del presidente del Senato Ignazio La Russa e più in generale dal progetto di premierato del governo a guida Giorgia Meloni che depotenzia la funzione super partes del Quirinale. Mattarella non risponde su temi divisivi della discussione pubblica, preferisce lasciar decantare le cose. E tanto meno può entrare nel merito di una revisione costituzionale di cui è investito il Parlamento. È la regola che si è imposto Mattarella: rifiutare ogni scontro, per mantenere la neutralità del suo ruolo che ha rivendicato fin dal primo settennato. Figuriamoci nel discorso che conclude il 2023. Certamente Mattarella interverrà sui conflitti in corso. Nella cerimonia dello scambio di auguri di fine anno, il Capo dello Stato aveva parlato del conflitto che da due anni coinvolge l’Europa, quello tra Russia e Ucraina, con un immenso numero di vite umane perdute, e che ha improvvisamente sgretolato la certezza di una pace duratura. Mattarella affronterà il tema della guerra che infiamma il Medio Oriente, la sanguinosa aggressione di Hamas e le azioni militari israeliane a Gaza che hanno provocato un numero inaccettabile di vittime civili. Il presidente della Repubblica si soffermerà sugli effetti dirompenti del cambiamento climatico, la devastazione prodotta da alluvioni e inondazioni, come quelle in Emilia Romagna e Toscana. Infine ci sarà spazio per le sfide future. Mattarella ricorderà che nel 2024 l’Italia assumerà la presidenza del G7. Per il Quirinale sarà una grande opportunità per favorire soluzioni più avanzate su cruciali questioni globali, quali il governo delle migrazioni, la sicurezza alimentare e la regolamentazione dell’intelligenza artificiale. Quello che ascolteremo sarà quindi un discorso che marcia sui classici binari istituzionali, con un forte richiamo ai valori che tengono insieme l’Europa e una possibile critica contro ogni sovranismo.
“Il Corsivo” a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell’angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca.
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Scritto da: Giornale Radio
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