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Una cinica insidia per Israele | 14/10/2023 | Il Corsivo

today14 Ottobre 2023 3

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A cura di Ferruccio Bovio

Non possiamo certamente dirci sorpresi dalla notizia che Hamas dichiari la sua contrarietà alla predisposizione di corridoi umanitari. I fondamentalisti palestinesi giocano, infatti, tutte le loro carte sul fatto che, a seguito della carneficina di sabato scorso, la reazione israeliana sarà la più dura di sempre e finirà, pertanto, per provocare la morte di un numero spropositato di abitanti della Striscia di Gaza, con particolare predilezione per i bambini.

D’altra parte, è una loro tradizionale tecnica quella di usare, senza farsi alcuno scrupolo, la popolazione civile come carne da cannone, in modo da alimentare l’ostilità dell’opinione pubblica mondiale nei confronti di Israele e delle sue reazioni militari che, inevitabilmente, causano sistematicamente numerose vittime anche tra i cosiddetti “scudi umani”. Ecco perché – non a caso – i centri di comando o i depositi di armi di Hamas sono spesso e volentieri collocati in prossimità di una scuola elementare, di un ospedale o di una sede di qualche organizzazione umanitaria…Del resto – per chi ci crede sul serio – che valore può avere la vita terrena di qualche bambino in più o in meno di fronte alla prospettiva messianica di una rinascita palingenetica di tutta l’umanità?

Sanno bene i dirigenti di Hamas che se lasciassero libera la popolazione di portare la pelle in salvo, rimanendo da soli a vedersela con l’esercito di Tel Aviv, verrebbero annientati in poche giornate: di conseguenza, è molto più sicuro per se stessi e per la sopravvivenza del loro partito tenere gli sventurati cittadini di Gaza in ostaggio.

Non sarebbe, comunque, corretto guardare ad Hamas come ad una sorta di cosca mafiosa che si è imposta con la violenza su una comunità composta da miti fraticelli di Assisi, poiché si tratta, invece, di una forza politica che è al potere per aver vinto regolarmente le ultime elezioni sulla base di uno spietato programma ideologico e militare ben noto a tutti gli elettori. Inoltre, non va dimenticato che, se nella Cisgiordania di Abu Mazen non si vota dal 2006, è proprio perché il vecchio presidente è ben consapevole del fatto che a conquistare la maggioranza parlamentare sarebbe anche lì il partito del terrorismo e del fanatismo religioso.

Tuttavia, sebbene sia impossibile sapere quanti degli oltre due milioni di abitanti della Striscia siano ancora oggi favorevoli ad Hamas (e disposti, quindi, ad immolarsi), noi siamo portati a pensare che una parte consistente di essi, se potesse decidere liberamente, opterebbe per la propria salvezza e per quella dei propri cari.

“Il Corsivo” a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell’angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca.
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