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11 settembre, ventidue anni dopo: cambiano i nemici, ma la guerra è ancora un’opzione possibile | 11/09/2023 | Il Corsivo

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A cura di Daniele Biacchessi

L’11 settembre 2001, la rete terroristica al Qaeda sferrava l’attacco mortale contro gli Stati Uniti. Un Boeing 757 della American Airlines precipitò sulla facciata Ovest della sede dell’esercito Usa. Poco prima, altri due aerei colpirono le Torri Gemelle del World Trade Center. Un altro aereo, con l’obiettivo di colpire il Campidoglio o la Casa Bianca, si schiantò in Pennsylvania. Il bilancio totale fu di 2.977 vittime a cui si aggiunsero 19 attentatori. 189 persone morirono solo nell’attacco al Dipartimento della difesa. Dall’11 settembre 2001, cambiò la geopolitica del mondo. Si aprì un lungo periodo di guerre combattute dai soldati americani sul campo in Afghanistan, in Iraq, tutte sostanzialmente perdute. Oggi Kabul è tornata nelle mani dei talebani, degli stessi nemici di ventidue anni fa, a cui, nella fuga di due estati fa, gli americani dovettero cedere un arsenale spaventoso e moderno. Oggi Baghdad è ancora divisa sull’intervento americano diretto del marzo 2003, tra chi parla di invasione e chi di liberazione. Ventidue anni dopo, le priorità militari degli Stati Uniti non sono più concentrate nel Medio Oriente, ma nell’invio costante di armi sempre più sofisticate e tecnologiche a supporto dell’Ucraina nel conflitto contro la Russia. I vecchi nemici ritornano sul campo dello scacchiere internazionale dal 24 febbraio 2022. Il nemico non è più la vecchia Unione sovietica, ma la Russia nazionalista e neozarista di Vladimir Putin. Ventidue anni dopo siamo sprofondati in un clima da guerra fredda. Ventidue anni dopo l’11 settembre, gli Stati Uniti hanno confini più sicuri, non intervengono più direttamente sul piano militare negli scenari dei conflitti. La guerra e la minaccia nucleare restano ancora opzioni possibili.
“Il Corsivo” a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell’angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca.
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