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today7 Agosto 2023 15
A cura di Daniele Biacchessi
Il caso del portavoce della Regione Lazio Marcello De Angelis e delle sue dichiarazioni sui social sulla strage di Bologna divide la politica. Per De Angelis, già militante della destra radicale romana, i tre condannati in via definitiva, i neofascisti Giusva Fioravanti, Francesca Mambro, Luigi Ciavardini, sarebbero del tutto estranei all’organizzazione ed esecuzione dell’eccidio alla stazione. L’opposizione chiede a gran voce le sue dimissioni, ma De Angelis fa spallucce, non si dice disposto a nessuna rettifica e conferma il suo giudizio. Per il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, il suo portavoce ha espresso un parere personale e che valuterà se licenziarlo oppure lascialo al suo posto. De Angelis rincara la dose. “Se dovrò pagare per questo e andare sul rogo come Giordano Bruno per aver violato il dogma, ne sono orgoglioso. So per certo che con la strage di Bologna non c’entrano nulla. Non è un’opinione: io lo so con assoluta certezza. E in realtà lo sanno tutti: giornalisti, magistrati e “cariche istituzionali. E se io dico la verità, loro, ahimè, mentono”, dice De Angelis. Il portavoce della Regione Lazio nega dunque l’esistenza di 6 milioni di carte, stipate in faldoni, composte da migliaia di testimonianze, perizie, che dimostrano con assoluta certezza che quello contro Fioravanti, Mambro e Ciavardini non è un teorema, bensì il risultato di un lungo iter giudiziario che ha coinvolto decine di giudici diversi. Non solo. Le inchieste e i processi sono proseguiti con le condanne dei neofascisti Gilberto Cavallini e Paolo Bellini, del Venerabile della loggia P2 Licio Gelli, del capo dell’Ufficio Affari riservati del ministero dell’Interno Federico Umberto D’Amato, del giornalista Mario Tedeschi, del faccendiere Francesco Pazienza, dei vertici del Sismi Giuseppe Belmonte e Pietro Musumeci del Sismi. Quello di Marcello De Angelis è un tentativo goffo di negare la Storia della strage alla stazione di Bologna la cui matrice, come hanno detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e perfino il Presidente del senato Ignazio La Russa, è fascista.
Scritto da: Giornale Radio
today6 Novembre 2024 13312 8
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