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today20 Febbraio 2023 8
A cura di Daniele Biacchessi
Il Partito Democratico va verso la resa dei conti finale. Domenica 26 febbraio si tengono le primarie che dovranno scegliere il nuovo segretario e avviare il dopo Enrico Letta tramite il congresso nazionale. Oltre 132mila iscritti al Pd hanno già espresso le loro preferenze con il voto nei circoli. In testa c’è Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia-Romagna con il 54,03%, seguito da Elly Schlein (33,91%), Gianni Cuperlo (7,5%) e Paola De Micheli (4,46%). In ogni città e paese vengono organizzati gazebi dove ogni cittadino simpatizzante per il Pd, il centrosinistra, può confermare o cambiare il risultato emerso dalla consultazione degli iscritti. E’ una forma di condivisione della vita politica che solo il Pd mette in campo fin dalla sua costituzione e che, nel corso del tempo, ha visto un netto calo . Ma al di là dei nomi, delle divisioni, delle polemiche, il Partito Democratico si trova ad un bivio: rimanere a galleggiare tra il 16 e il 19%, magari con la migrazione del suo elettorato verso il M5s e Terzo Polo, oppure tornare ad essere il partito guida dell’opposizione. Sì, ma verso quale strada? Un Pd fortemente di sinistra, movimentista che parla di povertà, disuguaglianze, lavoro, sanità pubblica, diritti come avrebbe in mente Elly Schlein? Un partito sullo stile socialdemocratico come vorrebbe Gianni Cuperlo? Un Pd di governo come proposto da Stefano Bonaccini? Un partito di prossimità come chiesto nella sua mozione da Paola De Micheli? In realtà la partita si gioca tra Stefano Bonaccini che sembra aver stabilizzato i suoi consensi e Elly Schlein che potrebbe colmare lo svantaggio portando ai gazebo la sinistra diffusa. Comunque vada il Pd si mette in discussione, accettando la formula delle primarie, e scommette sulla partecipazione alla vita politica del Paese di ampie sacche di elettorato deluso e in parte pure astensionista.
“Il Corsivo” a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell’angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca.
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Scritto da: Giornale Radio
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