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today13 Ottobre 2022
A cura di Daniele Biacchessi
L’evoluzione del pacifismo nelle piazze è quanto meno sconvolto da una divisione tra i due partiti principali dell’opposizione: Pd e M5s. In campo ci sono due manifestazioni per la pace per due pacifismi differenti.
Il corteo chiesto da Giuseppe Conte è in realtà promosso dalla sigla “Europe for peace”. Chiede che l’Italia si faccia promotrice di una conferenza internazionale di pace in Ucraina e l’immediato cessate il fuoco. Potrebbe svolgersi il 12 o il 19 di novembre a Roma. A questa iniziativa stanno lavirando anche le principali associazioni del volontariato laico e cattolico come Acli, Anpi e Arci, e tra i partiti Sinistra italiana, Unione popolare, Rifondazione comunista e alcuni esponenti del Pd come Laura Boldrini, Marina Sereni, Peppe Provenzano, Andrea Orlando. Ma proprio nel Pd in cerca di una nuova leadership si sono creati i maggiori problemi per lo schieramento pacifista. Dopo la prima riunione del Parlamento, Giovedì 13 ottobre è previsto un sit-in davanti all’ambasciata russa a Roma. Dal Nazareno confermano la presenza del segretario Enrico Letta. L’appuntamento è stato organizzato da un insieme di sigle che include Base Italia di Marco Bentivogli, LiberiOltre, il comitato Giovani per l’Ucraina e vede l’adesione di personalità della cultura, della politica.
Due pacifismi in Italia ci sono sempre stati a sinistra, almeno dagli anni Novanta, dalla guerra nel Kosovo, ma la frattura di questi giorni rischia di diventare insanabile e di trasformarsi in una gara a chi mette il bollino sulla parola pace che non dovrebbe ammettere distinguo e lacerazioni.
Credits: Agenzia Fotogramma
Scritto da: Giornale Radio
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