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today25 Luglio 2022
A cura di Daniele Biacchessi
Siamo nel pieno di una campagna elettorale tesa e non priva di sorprese e si delinea lo scontro tra centrodestra e centrosinistra alle elezioni del 25 settembre. Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia correranno con tre liste e solo quella che otterrà più voti avrà il diritto di scegliere il premier. Così almeno pare la strategia imposta da Giorgia Meloni, convinta dai sondaggi di essere il primo partito. La stessa Meloni parla di un macchina del fango messain moto dsi giornali internazionali. Ma la Lega perderebbe voti a vantaggio di Fratelli d’Italia e Forza Italia è alle prese con una emorragia interna con la possibile fuoriuscita di altri dieci parlamentari, oltre a Gelmini, Carfagna e Brunetta.
Quindi anche il centrodestra è solo apparentemente unito, ma pronto ad una gara interna senza esclusione di colpi.
Enrico Letta lavora ad una lista del Pd aperta ai progressisti, in primis a Roberto Speranza e a Articolo 1. Aperture verso Carlo Calenda, Matteo Renzi, Luigi Di Maio, e perfino ai ministri di Forza Italia che hanno sbattuto la porta in faccia a Silvio Berlusconi, ma la cosiddetta “Agenda Draghi” non sarà il programma politico del Pd, assicura Letta.
E il M5s è alle prese con un forte calo di consensi e una mancanza di prospettive politiche. Grillo torna a chiedere una legge sui due mandati e Conte tenta la strada dei due forni: la ripresa del dialogo con il Pd e il rilancio di un piano B con le forze che non hanno sostenuto Draghi. Letta sostiene che alla fine lo scontro si terrà tra lui e la Meloni, dice che le idee faranno la differenza, ma non ammette che le alleanze non si preparano in pochi giorni.
Credits: Agenzia Fotogramma
Scritto da: Giornale Radio
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