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today22 Aprile 2022
A cura di Daniele Biacchessi
Il 25 aprile 1945, Milano veniva liberata dai nazifascisti da parte delle forze di liberazione. Negli stessi giorni anche Genova e Torino cadevano nelle mani dei partigiani. In quelle ore convulse e drammatiche cadevano le ultime roccaforti delle milizie fasciste che avevano occupato le città, i ribelli snidavano le resistenze naziste attraverso moti popolari, gli operai in armi sfidavano il nemico alla luce del sole.
77 anni dopo, di quella memoria restano ancora tante tracce, nonostante la generazione dei partigiani si sta lentamente spegnendo e una nuova generazione che non ha fatto la Resistenza ne prende l’eredità spirituale, culturale e politica. Questo anniversario giunge in un momento tragico per la storia dell’umanità, in mezzo al conflitto tra Russia e Ucraina, le cui conseguenze umane, militari, geopolitiche ed economiche sono ancora tutte da verificare, ma già fanno intravedere un mondo certamente meno stabile, i cui equilibri politici sono incerti. Le immagini della guerra in Ucraina riportano l’orologio della Storia indietro nel passato.
Ma è impossibile sul piano storico equiparare il movimento resistenziale e antifascista internazionale durante la seconda guerra mondiale, e ancora prima al tempo del fascismo e del nazismo. Quella ucraina è certamente una resistenza all’aggressione della Russia di Vladimir Putin, ma si muove in un contesto geopolitico dove non è in atto un conflitto mondiale, e l’aggressore, comunque criminale, non ha velleità al momento di tipo espansionistico, non intende annettere altri stati al suo impero.
Quindi le polemiche sul 25 aprile, sul ruolo dell’Anpi e del suo presidente Gianfranco Pagliarulo, risultano per lo più strumentali, demagogiche e perfino in malafede. Un conto è il dibattito legittimo, anche acceso, tra gli aderenti e dirigenti dell’associazione. Altra cosa risulta l’attacco che tenta di delegittimare l’Anpi, i partigiani, e anche il valore profondo di questo 25 aprile, cioè la pace e la fine di ogni guerra.
Credits: Agenzia Fotogramma
Scritto da: Giornale Radio
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