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today17 Febbraio 2022
A cura di Daniele Biacchessi
Era il 14 agosto 2018. 43 persone innocenti perdevano la vita per il crollo del Ponte Morandi. Da quel giorno per i familiari delle vittime è stato un calvario, tra rabbia e domande spesso rimaste senza alcuna risposta. Ci sono volute 11 udienze ai pubblici ministeri Massimo Terrile e Walter Cotugno per formulare la richiesta di rinvio a giudizio per l’ex amministratore delegato di Aspi e Atlantide Giovanni Castellucci e altri 58 imputati, oltre alle due società Aspi e Spea. I pm hanno anche chiesto il dissequestro dei reperti in modo da consentire al Comune di proseguire con i lavori per il parco della Memoria, il luogo progettato dall’architetto Stefano Boeri, per ricordare le vittime.
Per gli investigatori il viadotto crollò per le mancate manutenzioni, rinviate nel corso degli anni. Secondo l’accusa tutti sapevano che il ponte era malato ma nessuno fece nulla per ridurre i costi, in modo da garantire maggiori dividendi ai soci. Le accuse, a vario titolo, sono di omicidio colposo plurimo, omicidio stradale, disastro colposo, attentato alla sicurezza dei trasporti, crollo doloso, rimozione dolosa di dispositivi di sicurezza, falso, omissione d’atti d’ufficio. Gli imputati sono gli ex vertici di Aspi e Spea (la società che si occupava delle manutenzioni), i dirigenti del ministero delle Infrastrutture e del Provveditorato che non controllarono la società e lo stato delle opere. Oggi inizieranno a parlare i legali delle parti civili e dei responsabili civili, ma qualcosa di chiaro è già emerso in questi quattro anni di indagini. In molti sapevano delle condizioni precarie in cui versava il Ponte ma non hanno mosso un dito. Anzi oggi mettono in campo un tentativo goffo di allentamento della loro posizione. Le vittime e l’intero Paese attendono l’accertamento pieno della verità.
Credits: Agenzia Fotogramma.
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“Il Corsivo” a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell’angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca.
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Scritto da: Giornale Radio
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