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Evitare la beffa dei tamponi | 08/09/2021 | Il Corsivo

today8 Settembre 2021

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A cura di Ferruccio Bovio

Dopo un’estate caratterizzata da rapporti piuttosto conflittuali, sembra finalmente delinearsi all’orizzonte un certo disgelo tra la Confindustria ed i Sindacati. E il primo terreno d’intesa le parti sociali lo hanno trovato su un tema che, fino a pochi giorni fa, era, per loro, risultato pericolosamente divisivo: e stiamo parlando del green pass, in merito al quale industriali e sindacalisti, messe da parte le polemiche più sterili, hanno adesso deciso di avanzare una richiesta congiunta a Governo e Parlamento, affinché qualcuno si assuma la responsabilità di emanare un provvedimento legislativo che stabilisca l’obbligo vaccinale per tutti i cittadini.

Si sa che Mario Draghi punta ad estendere quanto più possibile il Green pass e per questo motivo avrà, probabilmente, accolto in modo molto positivo gli sviluppi del confronto tra le parti sociali. Infatti, giunti a questo punto, la situazione – inizialmente così ingarbugliata – pare essersi ormai definitivamente dipanata, con le imprese ed i rappresentati dei lavoratori che si esprimono compatti a favore del vaccino imposto per legge e con una sostanziale apertura, da parte di GGIL, CISL E UIL, anche riguardo all’impiego dei green pass sui luoghi di lavoro.

Resta però, ancora un punto dolente ed è quello rappresentato dal costo dei tamponi, del quale Confindustria non intende assolutamente farsi carico, così come i Sindacati sostengono che, quando si parla di sicurezza sul lavoro, gli oneri non possono certamente essere addossati sulle spalle di operai ed impiegati. Tutti d’amore e d’accordo, quindi, nel dire che, in definitiva, dovrebbe essere lo Stato a farsi carico di quella che Bonomi definisce un’operazione di “utilità sociale”, pagando direttamente i tamponi a chi non è mai stato disposto a farsi vaccinare gratuitamente…

La cosa non ci persuade affatto, perché quando Bonomi e Landini dichiarano che dovrà essere lo Stato a fornire, ogni due giorni, i tamponi gratuiti a quei lavoratori che rifiutano di farsi somministrare le dosi, in realtà pretendono che il denaro pubblico ( e, quindi, di tutti i contribuenti italiani ) venga utilizzato per risolvere gli intoppi, creati dai capricci di qualche no vax, al normale svolgimento delle attività lavorative.

Può darsi che alla fine, se non altro per quieto vivere, il Governo finisca per accontentarli tutti, ma, fornendo i tamponi gratis ad alcuni privilegiati, finirà solamente per agevolare chi già adesso gode di quel maggior contenimento del virus e di quel minor affollamento ospedaliero, che sono stati ottenuti, essenzialmente, grazie all’impegno di chi si è adeguato, fin da subito, alle raccomandazioni delle autorità sanitarie, senza fare tante storie…

Così il lavoratore che non si vaccinerà potrà, comunque, fruire del supporto totale della collettività nell’acquisto dei suoi tamponi. Insomma, un fatto che ci sembra assomigliare molto ad una beffa.

Ascolta “Il Corsivo” a cura di Ferruccio Bovio, ogni giorno su www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra app

Written by: Giornale Radio

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